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Angelo Rambelli

Itinerario a cura dell'UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA

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Biografia

Nasce a Ravenna il 9 maggio 1932. Nel 1952, da sempre spinto dalla curiosità nei confronti del mondo microscopico si accinge ad effettuare osservazioni su materiale organico vegetale e scopre un microrganismo interessante che poi si rivelò non ancora descritto. Il Prof. Gabriele Goidanich, da sempre considerato il suo maestro e presso il laboratorio del quale era allievo interno come iscritto al primo anno della facoltà di Agraria, rimane favorevolmente impressionato da questa scoperta e lo spinge ad approfondire lo studio del microrganismo. Si avvia così allo studio della Micologia. Il microfungo individuato ha forme inconsuete ed estremamente complesse, tanto che Rambelli impiega alcuni anni prima di essere pronto ad una sua descrizione e pubblicazione. Ma l’aspetto più interessante è la coincidenza della descrizione con quella di Hughes, che in quegli anni pubblicò una proposta di studio dei microfunghi, Deuteromiceti, o Funghi Mitosporici, con un inquadramento tassonomico sulla base dei meccanismi di produzione delle spore e quindi sulla morfologia delle strutture riproduttive. Nasce così Chaetopsina fulva, nuovo genere e nuova specie, determinazione accettata internazionalmente anche dopo 50 anni dalla sua istituzione.

Dopo la laurea (1956) e due anni di borsa di studio presso il Laboratorio del Prof. Goidanich a Bologna, Rambelli vince nel 1958 un concorso per il ruolo di ricercatore presso il Centro di Sperimentazione dell’ENCC a Roma, dove viene incaricato di allestire un nuovo laboratorio per ricerche micologiche e microbiologiche. Presso il Centro ha modo così di affrontare nuove ricerche micologiche che pubblica  come serie di lavori relativi a reperimenti nelle foreste del Casentino (Rambelli, 1957, 1958). Nel 1959 affronta lo studio dei Blastomiceti con un primo lavoro sul genere Trigonopsis e successivamente sui generi Kloechera e Candida (Rambelli, 1959).

Nello stesso anno a Parigi, presso l’Istituto Pasteur, consegue un diploma di specializzazione in microbiologia del suolo. Le conoscenze acquisite gli permettono di affrontare uno studio sistematico dei suoli in funzione dell’influenza esercitata dal soprassuolo vegetale sulla microflora tellurica e di cominciare così ad esplorare  il vasto mondo dei funghi microscopici che colonizzano questi ambienti.

Nel 1960 a Seattle (USA) partecipa al quinto Congresso Forestale Mondiale; a fine congresso prosegue il viaggio fino ad Ottawa per lavorare con S. Hughes considerato universalmente, dopo la sue nuove proposte di sistematica dei Funghi mitosporici, il padre della moderna sistematica di questo gruppo di microrganismi.

In quel periodo pubblica alcuni studi sistematici sui Funghi Mitosporici di ambienti umidi, intrapresi già da tempo (Rambelli, 1959a) e verso la fine del 1961 affronta lo studio sistematico di generi molto importanti come Penicillium, Aspergillus ed altri, con risultati che vengono poi confermati attraverso il controllo con ceppi depositati nelle collezioni internazionali.

Nel 1960 trascorre un periodo di circa quattro mesi a Torino presso il Centro Studi per la Micologia del suolo ed effettua ricerche sulle endomicorrize, sotto la guida di Beniamino Pejronel.

Nel 1962 si reca a Beltsville nel Maryland presso il laboratorio del Dr. Edward Hakscaylo per apprendere le tecniche di studio delle ectomicorrize. Durante questi sei mesi di permanenza dedica parte del tempo anche a ricerche sulla rizosfera delle micorrize ed allo studio di una microflora fungina che trova caratteristica e specializzata nei confronti delle micorrize delle differenti piante. Fu in quella occasione che conia il termine “micorrizosfera” per indicare un ambiente micologico particolare, termine oggi accettato da molti studiosi dell’argomento.

A partire dal 1962 le ricerche volte allo studio delle micorrize e dei loro rapporti con l’ambiente microbico circostante gli consentono un ulteriore approccio alla conoscenza di molte specie di microfunghi del suolo, condizionati qualitativamente e quantitativamente dal soprassuolo vegetale oltre che dal rapporto simbiotico. Pubblica così numerosi lavori sulla micorrizosfera di piante forestali autoctone ed esotiche (Rambelli, 1962a,b; 1963a,b;1966a,b,c). Nel 1962 e nel 1963, con la guida del Prof. Giantommaso Scarascia Mugnozza, allora ricercatore presso il Centro Studi Nucleari della Casaccia, studia gli effetti delle radiazioni gamma sulla microflora tellurica, in particolare allo scopo di individuare eventuali scompensi negli equilibri quantitativi tra i differenti gruppi fisiologici di microrganismi e nella morfologia delle specie fungine (Rambelli, 1962, 1963).

Nel 1967 e nel 1970, dopo avere messo a punto le tecniche fotografiche (1962), pubblica due volumetti sulle forme micorriziche di una conifera esotica con relative descrizioni morfologiche. Questi dati sono stati poi accettati ed utilizzati da altri ricercatori stranieri (Hagerer, 1978) ed il metodo di studio fu esteso ad altre piante (Rambelli, 1962, a; 1963,a; 1966,a,b(pubbl. citate);1967,a,b,c,d;1970,a,b;1972,a,b,c,d,e,f;1973;1975).

Nel 1968 a Bruxelles partecipa ad un congresso riguardante un tema ecologico internazionale (IBP: International Biological Program) dove presenta una lettura sull’importanza della conservazione del rapporto simbiotico radicale per la salvaguardia dell’ambiente vegetazionale. In quell’occasione conosce il Prof. Maxime Lamotte della “Ecole Normale Superieure” di Parigi. Quell’incontro fu determinante per dare un’impronta decisamente sistematica-ecologica alle sue ricerche. Lamotte, che a quell’epoca era direttore della Station d’Ecologie Tropicale di Lamto (Costa d’Avorio), gli propone uno stage presso la suddetta Stazione per studiare le endomicorrize di alcune  graminacee principali componenti la vegetazione delle savane di quella regione. Effettua le prime ricerche nel gennaio 1969; individua un simbionte radicale di Loudetia simplex che descrive e pubblica (Rambelli, 1971, 1972,a; 1975; 1978,a,b).

Nel 1967 ottiene la Libera Docenza in Microbiologia del suolo e nel 1968 la Libera Docenza in Micologia.

Nel 1969 diviene Professore aggregato presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università la Sapienza e trasferisce la sua attività presso l’Istituto di Botanica. Allestisce  un nuovo Laboratorio di Micologia e diviene Direttore dell’Orto Botanico, che si trova tuttora a Villa Corsini, a Trastevere.

Nel 1972 organizza la prima vera spedizione scientifica a Lamto con un programma ben preciso che prevedeva prelevamenti di suolo per lo studio della relativa popolazione micologica. Nascono così i lavori pubblicati sui primi contributi micologici di quegli ambienti.

In seguito a queste osservazioni nasce  il “Progetto Tai” e cioè lo studio della popolazione micologica saprotrofa, con lo scopo di mettere in evidenza la specializzazione tra specie fungine e specie vegetali. Il progetto tra l’altro ha importanti risvolti applicativi, soprattutto relativamente alla fertilità del suolo utilizzato con l’agricoltura tribale.

Nel 1977 organizza una spedizione preliminare a Tai per prendere visione della zona e per avere gli elementi necessari per la prima spedizione scientifica: delimitazione delle parcelle nell’interno della foresta e prelevamento dei campioni (1978). Il progetto prosegue fino a completa conclusione effettuando 26 spedizioni scientifiche nel periodo 1978-1998.

In quegli anni collabora con la Società farmaceutica Farmitalia che necessita di determinazioni fungine soprattutto per accertare eventuali produttori di antibiotici. Presso la Farmitalia organizza una collezione micologica con circa 5000 ceppi da lui isolati da ambienti diversissimi, tra questi figurano anche molti isolati dai suoli e dalla rizosfera di Lamto.

Nel 1975 è stato nominato presidente dell’Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo (1975-1982).

Nel 1982 diviene professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università La Sapienza di Roma ricoprendo la cattedra di Micologia.

Nel 1987 ricopre la Cattedra di Botanica e successivamente quella di Micologia presso l’Università degli Studi della Tuscia e trasferisce la sua attività a Viterbo presso la costituenda Facoltà di SS.MM.FF.NN. di cui assunme la Presidenza (1987-1990). Nello stesso anno riceve l’incarico di progettare e costituire un Orto Botanico per l’Università del quale ha conservato la Direzione, a parte un breve intervallo, fino al 2000.

 
  

Nel 1981 fu Consulente FAO per lo sviluppo della coltivazione dei funghi nei paesi in via di sviluppo ed effettuò missioni in Viet Nam, Filippine, India, Tailandia, Nepal, Bhutan, Sry Lanka, Costa d’Avorio, Guinea Conacry ed Albania.

Nel 1990 ha iniziato ricerche sulla microflora saprotrofa in aree a macchia mediterranea ed in particolare in Sardegna dove esistono ancora alcuni di questi ecosistemi perfettamente conservati.

Nel 1994 è stato nominato membro del comitato esecutivo dell’International  Mycolocial Association.

Nel 1996 ha effettuato una spedizione scientifica nei deserti della Namibia e l’esame micologico di quei suoli, straordinariamente ricchi di microfunghi, ha fruttato due pubblicazioni effettuate in collaborazione con il Prof. Ciccarone dell’Università di Foggia (Rambelli et Ciccarone, 1998, 2001).

Nel 1997 ha effettuato una spedizione scientifica nelle foreste dell’Amazzonia peruviana.

Nel 1998 ha organizzato ed istituito, in collaborazione con il Dr. Roberto Miccinilli, responsabile della Scuola Viterbese di Fitoterapia, un corso di specializzazione in Fitoterapia.

Nel 1999 è stato nominato Pro Rettore Vicario dell’Università della Tuscia con la delega per l’orientamento (1999-2001).

Nel 2000, con la collaborazione del Prof. Saccardo e dell’Architetto Paesaggista Sofia Varoli Piazza, ha organizzato un master per “Curatore di parchi, giardini ed orti botanici.

Nel 2001, 2002 e 2005 ha effettuato tre spedizioni scientifiche nelle foreste del Costa Rica per lo studio degli endofiti fungini nelle orchidee native di quella regione.

Dal 2005 al 2010 ha svolto ricerche micologiche in macchia mediterranea: Pantelleria, Parco Nazionale del Circeo, Boscoisola (Foggia), Salina.


Asse del tempo

 1932 Nasce Angelo Rambelli
 1956 Si laurea in Scienze Agrarie (110 su 110 e lode) presso l’Università di Bologna
 1958 Vincitore del Concorso per un posto di ricercatore presso il Centro di Sperimentazione Ente Nazionale Cellulosa e Carta, Laboratorio di Micologia, in Roma
 1968 Libera Docenza in Micologia. A Bruxelles: partecipazione al Congresso “International Biological Program”. Inizio della collaborazione con l’Ecole Normale Superieure (Prof. M. Lamotte) per lo studio micologico delle savane e delle foreste in Costa d’Avorio
 1969 Prima spedizione a Lamto (Costa d’Avorio) per campionamenti in savana. Vincitore del Concorso per un posto di Professore Aggregato presso l’Istituto Botanico (oggi Dipartimento) dell’Università di Roma La Sapienza
 1972 Seconda spedizione in Costa d’Avorio.  Collaborazione con il Prof. Lamotte e stesura del progetto per lo studio delle comunità microfungine nella foresta del Parco Nazionale di Tai (Costa d’Avorio) e ottenimento di un contributo da parte dell’UNESCO per lo svolgimento delle ricerche
 Dal 1972 al 1988 ha condotto 26 spedizioni di raccolta in Tai (Costa d'Avorio) per campionamento materiale micologico
 1975-82 Presidente dell’Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo
 1981 A Xalapa (Messico): collaborazione micologica e corso di Micologia presso il Centro Ricerche Ecologiche (su invito dell’Istituto Italo-Latino Americano in Roma). Da quest’anno presta servizio alla FAO
 1982 Professore ordinario Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università La Sapienza di Roma, titolare della cattedra di Micologia
 1987 arriva all’Università della Tuscia a Viterbo per la cattedra di Botanica Sistematica e di Micologia. Nominato Preside della Facoltà di Scienze Biologiche. Arriva l’incarico per l’allestimento dell’Orto Botanico
 1997 Spedizione micologica nelle foreste dell’Amazzonia peruviana
 Tra il 2001 e il 2005 tre spedizioni nelle foreste della Costa Rica
 2001-2005 Tre spedizioni per campionamenti micologici nelle foreste del Costa Rica
 2005-2010 Ricerche micologiche in macchia mediterranea: Pantelleria, Parco Nazionale del Circeo, Boscoisola (Foggia), Salina
 2013 Muore a Roma il 19 febbraio
 2014 Il 7 luglio gli viene intitolato l’Orto Botanico dell’Università della Tuscia


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Per approfondimenti

Pasqualetti M., Mulas B., Rambelli A., Tempesta S. (2014). Fungi in Mediterranean Ecosystem. Dedicated to the Memory of Angelo Rambelli. Plant Biosystems, 148(2), p. 342-356.

Pasqualetti M., Mulas B., Rambelli A., Tempesta S. ( 2014 ). Saprotrophic litter fungi in a Mediterranean ecosystem: Behaviour on different substrata Plant Biosystems 148.

Giornata in memoria di Angelo Rambelli 9/05/2014 organizzata dalla Società Botanica Italiana presso l'Orto Botanico della Sapienza.

La Redazione di Naturalmente (2013). Ricordo di Angelo Rambelli. Naturalmente - notiziario di Nuova Micologia, (6), p. 4.


Testo e immagini:  Antonella Bartoli, Susanna Rambelli e Monica Fonck

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