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Scheda ICCD - OA

Tipo scheda: OA (Opere/oggetti d’arte) Versione 3.00
Settore disciplinare: beni storici e artistici
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Oggetto

Definizione: dipinto

Identificazione: opera isolata

Denominazione/dedicazione: ritratto Ruggero Balli

Identificazione: ritratto di Ruggero Balli

Cronologia

Secolo: sec. XX
Frazione di secolo: secondo quarto
Da: 1932  A: 1944 

Definizione culturale

Nome scelto: Magnavacca Ubaldo
Denominazione:  

Dati analitici

Indicazioni sull'oggetto: Il dipinto è inserito in una cornice di legno verniciata di grigio e profili oro, passepartout di tela grossa e vetro a protezione. Il dipinto ritrae il rettore Ruggero Balli a mezzo busto, su un fondo dai toni verdi; il soggetto è interamente ritratto di profilo sul suo lato destro; i capelli sono corti, con riga di lato, leggermente arricciati e di colore nero; porta baffetti neri. Indossa giacca nera, camicia bianca, cravattino bianco, il lembo di un fazzoletto bianco esce dal taschino della giacca. Il verso della tela è coperto da un pannello di cartone fissato alla cornice con dei chiodi.
Indicazioni sul soggetto: personaggi: Ruggero Balli
Notizie storico critiche: Ignota è la data di esecuzione, ma analizzando il percorso artistico dell'autore, lo si può ascrivere al periodo tra l'inizio degli anni '30 e la prima metà degli anni '40, quando l'artista affianca all'uso del pennello un nuovo strumento tecnico: la spatola, che dagli anni '40 e '50 userà esclusivamente. Come infatti ci dice Ferruccio Cambi nella sua monografia a stampa Ubaldo Magnavacca del 1954, l'artista “sente che per raggiungere la più salda certezza, solamente gli manca ancora la padronanza di un più forte mezzo tecnico. E così, man mano tralascia i pennelli per impossessarsi alfine della spatola in quanto che da lui più vigorosamente sentita, sia per l'immediatezza della sua creazione, quanto perché più pronta a concretare, sostanziandola, la chimia del suo colore fatto materia stessa”. Il ritratto che esegue è anch'esso costruito con larghe campiture di colore corposo steso a spatola, tranne che nei dettagli del volto, dove la materia, più sottile, ci restituisce realisticamente i tratti del volto. E' certamente da ritenere, inoltre, che il Magnavacca si sia avvalso di un modello fotografico per l'esecuzione dell'opera; infatti, ritenendo che l'opera sia stata eseguita tra la metà degli anni '30 e la metà degli anni '40, a quelle date il rettore aveva oltre cinquantacinque anni, e il ritratto ci restituisce un uomo di età ben più giovane.

Localizzazione geografico-amministrativa

ITALIA /  Emilia-Romagna /  MO /  Modena 

Palazzo del Rettorato  via Università, 4 

Condizione giuridica e vincoli

Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale