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Scheda ICCD - OA

Tipo scheda: OA (Opere/oggetti d’arte) Versione 3.00
Settore disciplinare: beni storici e artistici
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Oggetto

Definizione: scultura

Denominazione/dedicazione: di Antonio Scarpa

Cronologia

Secolo: secc. XIX/ XX
Frazione di secolo: fine/ inizio
Da: sec. XIX  A: sec. XX 

Definizione culturale

Nome scelto:
Denominazione: ambito modenese 

Dati analitici

Indicazioni sull'oggetto: Mezzobusto di Antonio Scarpa con volto leggermente rivolto alla sua sinistra, con capelli medio corti e ondulati.
Indicazioni sul soggetto: Personaggi: Antonio Scarpa
Notizie storico critiche: Antonio Scarpa, nato a Motta di Livenza (Udine) il 19 maggio 1752, si laureò in medicina a Padova. Nel 1772, al momento della riforma di Francesco III, fu chiamato a Modena e nominato Professore Ordinario di Anatomia e Chirurgia. Il suo corso comprendeva anche insegnamenti di Ostetricia. In quegli anni si deve alla sua iniziativa l’erezione, entro il recinto del Grande Spedale, di un nuovo Teatro Anatomico, in forma ottagonale, dove lui stesso tenne la lezione inaugurale nel 1775.Dal marzo 1781 al settembre 1782 fece un viaggio di studio in Francia e Inghilterra: durante questo periodo fu sostituito nell’insegnamento da Michele Araldi. Insegnò a Modena fino al 1783, trasferendosi poi a Pavia. Morì a Pavia il 31 ottobre 1832. Nel decennio modenese condusse alcune fra le sue ricerche più significative, concludendo e pubblicando gli studi sulla finestra rotonda dell’orecchio (1772) e scrivendo il primo libro delle osservazioni anatomiche sui gangli e sui plessi nervosi. Altri lavori, pubblicati poi a Pavia, furono certo iniziati nel periodo modenese, come quello sulla “taura” (1783) e forse anche quelli sui piedi torti (1806) e sulle ernie (1809). Tali ricerche fanno comprendere, nella loro varietà, a prima vista sconcertante, quanto larga sia stata la visuale di Scarpa. E’ ricordato nell’atrio dell’Università di Modena da un busto e da una epigrafe.

Localizzazione geografico-amministrativa

ITALIA /  Emilia-Romagna /  MO /  Modena 

Palazzo del Rettorato  Via Università, 4 

Condizione giuridica e vincoli

Indicazione generica: detenzione Ente pubblico non territoriale 

Annotazioni

il busto è è costituito da gesso (solfato di calcio biidrato) trattato superficialmente con argille colorate con ossidi di ferro atte a colorare la statua di giallo bruno. Non sono presenti leganti organici. L'intervento di restauro è consistito in una prima rimozione dello sporco superficiale con pulitura a secco utilizzando pennelli morbidi e mediante aspirazione delle polveri di deposito. Successivamente dove necessario, si è proceduto con l'applicazione di impacchi a base di fibra di cellulosa con sepiolite e con una blanda soluzione di ammonio carbonato previa interposizione di carta giapponese. Attraverso una serie di impacchi successivi è stato rimosso un incongruo strato di vernice superficiale che ha consentito di ridare evidenza al modellato originario. Come trattamento protettivo finale è stata applicata una cera microcristallina specifica che, dove necessario è stata lucidata con appositi tamponi.