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Scheda ICCD - PST

Tipo scheda: PST (Patrimonio scientifico e tecnologico) Versione 3.01
Settore disciplinare: beni scientifici e tecnologici
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Oggetto

Definizione: comparatore

Tipologia: di Perraux

Categoria

Metrologia / 
Parole chiave: microscopia 

Cronologia

Fascia cronologica di riferimento: 1850
Frazione cronologica:
Da:   A:  

Definizione culturale

Autore/Nome scelto: Perreaux Louis Guillaime

Dati analitici

Descrizione analitica: Comparatore a microscopio con base in ferro fuso sulla quale sono poste due guide in ferro su cui scorre un telaio dello stesso materiale avente anteriormente due microscopi a tubo in ottone ed assi verticali, dotat inferiormente di viti per la regolazione della messa a fuoco e posteriormente un sostegno verticale in ottone entro il quale può inserirsi un terzo microscopio che serve sia per il comparatore che per la macchina per dividere. Sul telaio di uno dei microscopi anteriori è fissato un bulino in acciaio per tracciare alcune linee di riferimento sulle misure da comparare o da costruire. Entrambi i microscopi anteriori, numerati 1 e 2, possono scorrere su due piccole guide, indipendentemente l'uno dall'altro, per gli allineamenti necessari, e muoversi sia in senso parallelo al moto del telaio che perpendicolarmente ad esso. Questi microscopi sono dotati di una vite micrometrica del passo di mezzo millimetro e divisa in 250 parti che serviva a misurare le differenze fra le coincidenze microscopiche delle misure. Sul telaio doveva esserci anche un braccio mobile a cerniera che aveva un estremo da coincidersi al microscopio e l'altro da mettere in contatto con la misura campione. Parallelo al telaio è posto un piano di ferro zigrinato sul quale va collocata la misura da comparare; all'estremità destra rispetto all'operatore c'è un arresto di fine corsa con una vite micrometrica con il passo di mezzo millimetro e la testa divisa in 500 parti. Il fronte dello strumento è decorato da un motivo in ferro fuso con elementi traforati. Il comparatore è posto su una robusta tavola di mogano sostenuta da quattro piedi in ghisa con decorazioni a ghirlande e motivi floreali. Sui microscopi anteriori è incisa la firma dell'artefice "Perreaux/ à Paris"; sulle gambe in ghisa che reggono il piano in legno è scritto a stampo "PERREAUX / Rue M.le Prince 14/A PARIS"

Funzione: comparare fra loro diverse misure campione di lunghezza

Modalità d'uso: Una volta poste le estremità dei campioni in coincidenza microscopica, ossia in modo tale che osservate al microscopio collimino, tramite la vite micrometrica è possibile rilevare e misurare differenze dell'ordine di un millesimo di millimetro.

Cronologia d'uso: 1850 post

Notizie storico-critiche: Quando Francesco V nel 1849 decise di introdurre il sistema metrico decimale negli stati estensi, delegò alla Società Italiana delle Scienze residente a Modena l'acquisto dei prototipi del metro e del chilogrammo da commissionarsi direttamente a Parigi. Così Giuseppe Bianchi, segretario della Società, venne incaricato dal suo presidente Stefano Marianini di scrivere al celebre fisico francese Jean-Baptiste Biot, membro straniero della Società stessa, per chiedere consiglio in merito. Biot consiglio l'acquisto degli archetipi non in platino ma in ottone, accompagnati con gli strumenti necessari per fabbricare e duplicare i campioni delle nuove misure. Biot, coadiuvato dal fisico Henri-Victor Regnault si interessò anche di ricercare gli artefici idonei alla costruzione degli archetipi e degli strumenti e di seguirli nelle varie operazioni. Così fu proposto Louis Guilleme Perreaux per la costruzione dei prototipi del metro, del comparatore e della macchina per dividere in linea retta e Louis-Joseph Deleuil per quella dei prototipi del chilogrammo e della bilancia di precisione. Perreaux, allievo di Gambey -costruttore del preciso comparatore dell'Osservatorio astronomico di Parigi - aggiunse, rispetto al modello del suo maestro, la possibilità di muovere i microscopi anteriori in senso perpendicolare rispetto al moto del telaio e dotò uno dei microscopi di bulino. Questo strumento si colloca quindi nella fase di perfezionamento che queste macchine, che servivano a comparare fra loro diverse misure campione di lunghezza, subirono in Francia a partire dagli inizi del XIX secolo. Dopo aver costruito il comparatore per il ducato di Modena, che venne a costare 1500 franchi francesi, fu commissionato a Perreaux da parte dello stesso Regnault uno strumento simile destinato al Collegio di Francia. Le prime comparazioni fra gli archetipi dei metri e dei chilogrammi destinati al Ducato di Modena con quelli francesi iniziarono nell'agosto del 1850. Tutte le operazioni vennero eseguite alla presenza di Giuseppe Bianchi, recatosi a Parigi per apprendere il montaggio e l'uso dei delicati e precisi strumenti che si era or ora terminato di costruire. Operate quindi le comparazioni e trovati gli strumenti e i campioni precisi, la mattina dell'11 settembre 1850 vi fu la firma del processo verbale relativo alle operazioni di controllo compiute da Biot, Regnault e Bianchi. Il costo del nucleo principale della strumentazione (comparatore, macchina per dividere, bilancia di precisione e tre campioni del metro e del chilogrammo) ammontò a 6360 franchi francesi. Le casse contenenti gli strumenti arrivarono a Modena il 7 Dicembre 1850 e furono portate in un appartamento di Palazzo Ducale comunicante con l'Osservatorio Astronomico.

Localizzazione geografico-amministrativa

ITALIA /  Emilia-Romagna /  MO /  Modena 

Palazzo Ducale  Piazza Roma, 22 

Condizione giuridica e vincoli

Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale 

Annotazioni

referente tecnico Luca Lombroso