Itinerario a cura dell'UNIVERSITÀ DI FERRARA
Nato nel 1761 a Cologna, un villaggio vicino a Ferrara, figlio di Paolo Tumiati e Anna dal Passo. Dopo i primi anni trascorsi a Cologna viene affidato allo zio Domenico Tumiati che si occupa della sua formazione. Tumiati studiò a Ferrara dapprima filosofia e successivamente si appassionò alla medicina, seguendo le lezioni dei professori più importanti dell'Ateneo ferrarese. Dopo la laurea trascorse sette anni come medico condotto a Pontelagoscuro e divenne settore di cadaveri presso lospedale SantAnna. Nel 1790 fu nominato lettore straordinario di anatomia, incarico che, quattro anni dopo, fu trasformato in cattedra ordinaria. La cattedra fu eretta dal cardinale (De) Zelada, che dispose che si aprisse un Gabinetto anatomico, con Tumiati Direttore.
In seguito ottenne anche linsegnamento di fisiologia e patologia e, nel 1797, fu titolare della prima cattedra di ostetricia a Ferrara.
Negli anni novanta del Settecento Tumiati fu in contatto con alcuni dei più celebri naturalisti e medici italiani. I contributi significativi di Tumiati furono quelli da lui offerti nel campo della didattica. La sua opera principale, infatti, è Elementi di anatomia, pubblicata tra il 1799 e il 1800 in tre volumi ed un quarto uscito postumo nel 1817. Lopera intendeva proporre linsegnamento dellanatomia secondo un nuovo metodo di esposizione, che si discostava sia dai trattati antichi sia da quelli moderni, nel quale insegnava ai suoi studenti la pratica dellesecuzione delle preparazioni anatomiche. Inoltre Tumiati perfezionò larte delle iniezioni e diede inizio ad una raccolta di preparati anatomici, depositata nel Museo dAntichità annesso alla Biblioteca Pubblica dellUniversità (oggi biblioteca comunale Ariostea) tra cui alcune preparazioni a secco dellorgano delludito e parecchie iniezioni dellapparato vascolare. Il Gabinetto fu poi intitolato al suo nome.
Una delle mansioni di Tumiati era quella di sovrintendere al reperimento e alla preparazione dei cadaveri da sezionare, compito che in quegli anni era molto difficoltoso sia per la normativa sia per problemi finanziari dellAteneo. Fu per questo motivo che, in seguito alla costruzione di modelli anatomici in vari materiali in voga dalla metà del Settecento, Tumiati commissionò al modellatore marchigiano Giuseppe Chiappi delle ceroplastiche, oggi esposte al Museo anatomico G. Tumiati dellUniversità di Ferrara. Si tratta principalmente di preparati in cera creati per le sue lezioni di ostetricia con una tecnica diversa da quella comunemente utilizzata.
Dopo la riforma del piano degli studi medici del 1771, Giovanni Tumiati contribuì a favorire lingresso delle donne nelle professioni sanitarie. Occorre infatti ricordare che fino alla fine del 1700 le donne, pur svolgendo le funzione di levatrici, erano escluse dallo studio dellanatomia e degli studi medici in generale, Tumiati aprì alle donne il corso di anatomia ed ostetricia, che assunse grande efficacia didattica anche grazie ai preparati ceroplastici allestiti da Giuseppe Chiappi.
Sposa Marianna Guitti, da cui nel 1800 ha una figlia che viene battezzata con il nome di Giovanna.
Muore il 10 marzo 1804 e viene sepolto all'ingresso della chiesa di S. Matteo in Via Montebello a Ferrara; in quelloccasione Labate Vincenzo Andrea Bertelli, rettore di s.Matteo scrive lorazione funebre.
Nella facciata della Chiesa di S. Matteo si trova una lapide che ancora lo ricorda, sono evidenziati i suoi meriti come anatomico, ostetrico e medico di grande ingegno e destrezza manuale.
1761 nasce a Cologna (Ferrara)
1790 fu nominato lettore straordinario di anatomia
1794 viene nominato professore ordinario di anatomia
1797 è titolare della prima cattedra di ostetricia a Ferrara
1804 muore a Ferrara
Si ritiene che il Tumiati abbia compiuto visite a Padova e Pavia.
Bresadola Marco (2009). Giovanni Tumiati: anatomia, modelli in cera e lorigine del museo anatomico. In Id. LUniversità di Ferrara e la cultura dei Lumi: scienza e medicina alla fine del Settecento, Ferrara, UnifePress, p. 91-106.
Bresadola Marco (2006). Modellare il corpo. Giovanni Tumiati e lo studio dellAnatomia alla fine del Settecento. In Bresadola Marco, Cardinali Sandro, Zanardi Paola (Eds.). La casa delle scienze. Palazzo Paradiso e i luoghi del sapere nella Ferrara del settecento, Padova, Il poligrafo, pp. 157-184.
Capitani Silvano (2005). Il Museo Anatomico "Giovanni Tumiati" a Ferrara. In Campanini Graziano, Guarino Micaela, Lippi Gabriella (Eds.). Le arti della salute: il patrimonio culturale e scientifico della sanità pubblica in Emilia-Romagna, Milano, Skira, pp. 473-474.
Chiarini Claudio N. (2000). Il Museo anatomico Giovanni Tumiati. In «Ferrara voci di una città», 6(2000), 12, p. 47-49.
Battaglia Gabriele, Chiarini Claudio (1983). Il museo anatomico "G. Tumiati": due secoli di storia, Ferrara, Centro stampe Università.