Definizione: cera anatomica
Tipologia: Organo del tatto
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Parole chiave:
Fascia cronologica di riferimento: sec. XIX
Frazione cronologica: inizio
Da: 1803
A: 1805
Autore/Nome scelto: Susini Clemente
Descrizione analitica: Tavola XIV. Organo del tatto. Vi è rappresentata la mano, quale organo tattile per eccellenza. Un preparato riproduce la faccia palmare della mano senza il tegumento; due riproducono rispettivamente due falangi distali di un dito e l'altro l'ultima falange del pollice; infine il preparato di una mano rivestita dalla cute.
Funzione: studio dell'anatomia umana
Modalità d'uso: osservazione
ITALIA / Sardegna / CA / Cagliari
Cittadella dei musei Piazza Arsenale, 1
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Le 23 vetrine in legno di noce e vetro contengono in totale 78 cere fissate, rispettivamente, ad una tavola lignea. Le cere furono modellate dal 1803 al 1805 presso il museo di La Specola (Firenze) e le vetrine, contengono anche un cartellino con data e firma autografa di Clemente Susini (Firenze 1754-Firenze 1814). Le dissezioni, da cui le cere sono tratte, sono opera dell’Anatomista sardo Francesco Antonio Boi (Olzai 1767-Cagliari 1855). I modelli sono originali e la collezione rappresenta , fra quelle provenienti da La Specola, l’unica a portare la firma di Clemente Susini. Essa fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu poi donata, nel 1857, all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del Professore di Anatomia. La numerazione attuale delle vetrine, in numeri romani e basata su criteri anatomici, è stata introdotta nel 1963 da Luigi Cattaneo (1925-1992), al tempo Direttore dell’Istituto Anatomico cagliaritano. Dal 1991, per iniziativa del Professor Alessandro Riva, le vetrine, contenenti le cere, sono collocate, in esposizione permanente, nella sala pentagonale della Cittadella dei Musei di piazza Arsenale.