Itinerario a cura dell'UNIVERSITÀ DI CHIETI-PESCARA
Medico, geologo, naturalista e docente. Florindo Rocchetti nacque a Torrevecchia Teatina (CH) il 17 giugno 1820 e morì nel 1867. Studiò per sei anni nel Seminario di Chieti; nel 1842 si recò a Napoli dove intraprese gli studi in Medicina e si laureò quattro anni dopo. Tornato in Abruzzo, svolse, per cinque anni, lattività di medico condotto a Ripa Teatina (CH).
Nel 1863 ricevette anche lincarico dinsegnamento di Chimica Farmaceutica presso il Regio Liceo dellAquila. Nel 1864-1865 formò la sezione ornitologica del Gabinetto di Storia Naturale della scuola e in questa stessa data pubblicò il "Saggio di Studi di Storia Naturale sulla collina di Chieti".
Era anche un esperto geologo: infatti, diede vita a un gabinetto mineralogico comprendente 800 tipi di minerali e, con laiuto dei suoi alunni, svolse rilevamenti geologici sulla collina teatina. Raggruppò e classificò, inoltre, in un erbario chiamato la Flora abruzzese, tantissime specie di piante, raccolte sulla Majella. Diede vita anche ad un meraviglioso orto botanico nei pressi della passeggiata di SantAndrea, nella zona dellattuale Villa Comunale.
File audio Lavoratore indefesso
Il Liceo Classico di Chieti, intitolato a Gian Battista Vico è un Istituto educativo statale le cui origini risalgono al 1640. Il nobile chietino Giovanni Francesco Vastavigna, nominava, con testamento del 18 maggio 1636, suoi eredi i Padri Scolopi delle Scuole Pie con la condizione che dovevano stabilirsi a Chieti: fu così che l8 novembre 1640 il Liceo venne inaugurato. Ben presto i religiosi sentirono il bisogno di ampliare i locali e concepirono la costruzione di un ampio collegio con chiesa annessa e grazie al contributo di numerosi benefattori il sogno degli Scolopi divenne realtà.
Nella Chiesa del nuovo S. Domenico, sono ancora presenti tre lapidi che ricordano la generosità dei coniugi Giacomo Vastavigna e Claudia Taultino, di Tommaso Valignani e di Giacomo Antonio La Valletta.
Nel 1861, il Regno unitario per il nuovo ordinamento della Pubblica Istruzione, adottò la Legge Casati, secondo cui i licei avrebbero dovuto dotarsi di un piccolo museo di Storia Naturale e di un Gabinetto di Fisica e Chimica. Il Real Liceo di Chieti, preesistente alla legge Casati, possedeva già un discreto patrimonio scientifico didattico. Con le direttive della nuova legge esso si incrementa, anche grazie alla presenza di docenti particolarmente motivati.
File audio storia del G. B. VICO
La sezione ornitologica del Gabinetto di Scienze naturali era costituita inizialmente da 113 esemplari, raccolti dal Prof. Rocchetti ed i suoi studenti, ma anche da altri appassionati naturalisti, che lo stesso Rocchetti ricorda e calorosamente ringrazia con breve nota nel Saggio di storia naturale della collina di Chieti. Attualmente, forse a causa dell'incuria e dei numerosi trasferimenti, il numero degli esemplari si è ridotto drasticamente a 39 esemplari. Tutti gli animali furono preparati e classificati dal Prof. Rocchetti.
Sotto il supporto di legno degli animali si trova ancora la didascalia originale che li accompagnava.
Ulteriori appunti e note riguardanti le caratteristiche degli uccelli preparati sono state inserite dallo stesso Rocchetti all'interno del Saggio di Storia Naturale. Tanto le didascalie quanto gli appunti rappresentano documenti molto importanti e ci forniscono informazioni utili sul luogo di rinvenimento e cattura degli esemplari, le persone coinvolte nella ricerca, sia in qualità di raccoglitori dei campioni sia in qualità di preparatori, ed infine anche notizie riguardanti la permanenza stagionale più o meno ricorrente di alcune famiglie di uccelli.
Ricostruzione 3D Martin Pescatore
Video sull'arte della tassidermia
Storia
Il Prof. Florindo Rocchetti diede vita anche ad un meraviglioso orto botanico situato su un terreno nella parte inferiore della passeggiata di S. Andrea nella zona dellattuale Villa Comunale di Chieti; tale orto viene menzionato nella rivista Nuovo giornale botanico italiano: memorie della Società botanica italiana.
Il Nuovo giornale botanico italiano: memorie della Società botanica italiana è una rivista , fondata nel 1869 da Odoardo Beccari, strutturata in tre sezioni: «Memorie originali», destinata a ricevere lavori originali di botanica in italiano o latino, «Letteratura Botanica», destinata a raccogliere recensioni e riassunti delle pubblicazioni di botanica, e «Notizie botaniche», destinata a ricevere brevi resoconti di osservazioni scientifiche o notizie riguardanti la società scientifica.
Nel volume XXVIII, fascicolo 1, gennaio 1921, pagg. 90, 98, 104 vengono elencate dal professor Armando Villani piante colte nellorto di S. Andrea in Chieti e si fa riferimento allattività del professor Florindo Rocchetti.
Amante della Storia naturale, egli riunì in un erbario chiamato Flora abruzzese, molte centinaia di piante, parte delle quali raccolte sulla Majella, e le classificò.
17 giugno 1820 nasce a Torrevecchia Teatina (CH)
1832-1838 studia presso il Pontificio Seminario Regionale di San Pio X di Chieti
1842 si trasferisce a Napoli
1842-1846 consegue la Laurea in Medicina presso lUniversità di Napoli
1849 riceve lincarico in qualità di medico condotto a Ripa Teatina
1854-1861 vince il concorso per la Cattedra di Chimica e Farmacia presso il Real Liceo di Chieti
1863 riceve lincarico di insegnamento di Chimica farmaceutica presso il Regio Liceo de lAquila
1864-1867 viene nominato professore ordinario di Storia naturale presso il Liceo G. B. Vico di Chieti
1865 pubblica il Saggio di Studi di Storia Naturale sulla collina di Chieti
1867 muore Florindo Rocchetti
MICHELE TENORE
Di origine abruzzese ed appassionato di botanica, studiò medicina presso l'Università di Napoli dove si laureò nel 1800.
Nel 1805, nella veste di medico del Principe di Cardito, viaggiò per l'Italia e conobbe botanici importanti, anche stranieri. Nel frattempo si impegnò nella realizzazione dell'Orto Botanico di Napoli che fu istituito nel dicembre del 1807, realizzato accanto al Real Albergo dei Poveri, e del quale divenne direttore nel 1810.
Nel 1811 succedette a Petagna alla Cattedra di Botanica di Napoli.
Michele Tenore è autore della Flora Napolitana, opera monumentale pubblicata in fascicoli nel periodo compreso tra il 1810 e il 1838. Tale opera costituisce una delle prime ricognizioni floristiche in Italia meridionale; in essa furono descritte 400 nuove specie e vennero trattate oltre 3400 entità di piante vascolari. La Flora Napolitana costituisce, ancora oggi, una risorsa importante per studiosi di Botanica ed in particolare per coloro che si occupano della flora dellItalia meridionale.
A rimarcare le origini abruzzesi di Michele Tenore è oggi il giardino botanico a lui intitolato nel cuore del Parco Nazionale della Majella.
OLIMPIO COLETTI
Il Prof. Olimpio Coletti, incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione alla direzione dellIstituto Magistrale di Chieti (1865), fu docente degli insegnamenti di aritmetica e di scienze fisiche e naturali.
Gli Istituti del periodo avevano e svolgevano il compito di raccogliere materiali cosiddetti dimostrativi soprattutto per linsegnamento delle Scienze.
Sia Rocchetti che Coletti, per lapprendimento mediante la visione diretta, utilizzavano gli strumenti didattici in dotazione della scuola, stimolando gli studenti ad andare alla scoperta delle meraviglie della natura, raccogliendo animali, minerali, fossili, piante.
DEttore G. (1996-1997). Il liceo classico G. B. Vico di Chieti, Tesi di laurea.
Moretti V. (1985). Testi antichi rari e di pregio. Selezione dal patrimonio bibliografico del Liceo G.B. Vico di Chieti. Chieti: Centro servizi culturali.
Villani A. (1921, Gennaio). Primo contributo allo studio della flora. Nuovo Giornale Botanico Italiano: memorie della Società botanica italiana, 18(1), p. 90, 98, 104.
Brizio F. (1884). Il Convitto Nazionale G.B. Vico in Chieti. Roma: Stabilimento tipografico italiano.
(1866). Annuario della Istruzione Pubblica del Regno dItalia pel 1865-1866. Firenze: Tipografia del Regno dItalia G. Faziola e C.
(1865). Gazzetta Ufficiale del Regno dItalia, (307).
(1864-1865). Registro generale, Classe 3., Liceo di Chieti.