Definizione: miscelatore sincrono
Tipologia: prototipo
Chimica /
Parole chiave: fenomeni fluttuanti
Fascia cronologica di riferimento: sec. XX
Frazione cronologica: terzo quarto
Da: 1950
A: 1955
Autore/Nome scelto: Giorgio Piccardi
Ente collettivo/Nome scelto: Istituto di Chimica Fisica di Firenze
Descrizione analitica: Miscelatore sincrono per i Test-Piccardi, composto da un supporto centrale, due bracci ribaltabili di cm 32x4x4, due bracci fermi sottostanti (removibili) e ventisette bicchieri per effettuare la misura. Leva e meccanismo in metallo per il ribaltamento dei bracci mobili
Funzione: Ricerca scientifica
Modalità d'uso: Giorgio Piccardi riteneva che alcune condizioni naturali variabili nel tempo e che non possono essere fissate dallo sperimentatore (campi gravitazionali, elettrici e magnetici etc..) potessero influenzare particolari sistemi: “Non è detto che siano da rigettare le esperienze che, pur essendo effettuate in identiche condizioni tradizionali, offrono risultati fluttuanti e non riproducibili.” Si tratta di processi evolutivi non inerziali in quanto soggetti all'influenza di forze esterne e aperti allo scambio di energia e di materia. Il miscelatore sincrono, di cui questo apparecchio è un prototipo, era utilizzato per la misura di tali “fenomeni fluttuanti” attraverso l’osservazione quotidiana, condotta per circa venti anni, da Piccardi e suoi collaboratori, delle differenze (qualitative) nella formazione di cristalli, di ossicloruro di bismuto, tramite il rovesciamento simultaneo di acqua, da una serie di contenitori uguali, in altrettanti recipienti sottostanti, contenenti una soluzione concentrata di ossicloruro di bismuto. Lo studio statistico di suddette differenze osservate dagli sperimentatori, confrontate con le variabili atmosferiche, stagionali e astronomiche, conducevano Piccardi a particolari conclusioni sull’influenza di questi ultimi fattori in sistemi chimici, fisici e biologici. Secondo Piccardi la diversità di cristallizzazione dell'ossicloruro di bismuto erano attribuibili a vari tipi di “fluttuazioni”: giornaliere, dovute a fattori climatici o elettromagnetici, mensili, ovvero il “ciclo solare”. Uno dei fattori più rilevanti risultò inoltre essere il ciclo stagionale annuale della Terra e altri cicli astronomici, con periodicità variabile
Cronologia d'uso: 1950/ 1965
Notizie storico-critiche: Giorgio Piccardi istituì e diresse a Firenze il Centro di Ricerche sui Fenomeni Fluttuanti. I dati ottenuti da Piccardi sono rimasti ai margini dell'interesse della comunità scientifica, soprattutto in Italia, per le difficoltà legate alla riproducibilità dei Test e perché la metodologia usata non era quella scientifica tradizionale. Nell'agosto 2002, è stato inaugurato a Filignano d'Isernia un Laboratorio Biometeorologico intitolato a Giorgio Piccardi
ITALIA / Toscana / FI / Sesto Fiorentino
Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze, Sezione Chimica Via della Lastruccia, 3-13
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Scritti e oggetti legati al Prof. Piccardi si trovano anche al Museo Galileo di Firenze e al Museo di Scienza e Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano