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Verde urbano: Laboratorio di identificazione piante

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Ente promotore: Museo Botanico Dipartimento di Scienze della Vita - Universitą di Siena

ARTICOLAZIONE: 1 ANNO SCOLASTICO 30 ore + restituzione

Destinatari (quali classi , solo III, oppure III e IV, oppure III, IV E V): Studenti della scuola secondaria di secondo grado

IMMAGINI RELATIVE AL PROGETTO

1-  Studenti in laboratorio alle prese con il riconoscimento delle piante

2- Orto Botanico di Siena

3-  Orto Botanico di Siena

4-  Orto Botanico di Siena
APPROFONDIMENTI
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Obiettivi generali

Nelle Scienze Naturali la Botanica risulta tra le materie sperimentali di facile approccio. La biodiversitą vegetale ci circonda in ogni dove. Quindi l'applicazione del metodo scientifico č in questo contesto facile da sviluppare. Studiare la diversitą vegetale e imparare a riconoscere le specie vegetali partendo da quelle pił comuni diffuse nei giardini ed orti č l’obbiettivo generale di questo percorso.

 

Obiettivo disciplinare

Fruire una collezione di museo come uno strumento di conoscenza pratica, di ricerca e di congiungimento di discipline diverse: geografia, geologia, ecologia, ecc. Saper leggere e interpretare il patrimonio naturalistico del territorio

 

Obiettivi educativi

Avviare alla formazione di un cittadino capace di comprendere il valore della diversitą vegetale, in modo da sviluppare capacitą di valutazione e di scelte consapevoli sull’uso e consumo di specie vegetali.

Avviare alle buone pratiche di cittadinanza attiva e consapevole.

 

Modalitą di conseguimento

Utilizzando il Museo Botanico come un laboratorio a cielo aperto, verranno illustrate e descritte le principali componenti anatomiche degli organismi vegetali. Successivamente, esplorando le varie aree del giardino, saranno applicate le nozioni precedentemente acquisite, per descrivere ed identificare le specie vegetali pił comuni (ornamentali, aromatiche, alimentari). Infine, grazie alla presenza di serre che riproducono biomi differenti (deserto, equatore e tropici), verrą posta l'enfasi sulle caratteristiche dell'area mediterranea dove viviamo, in modo di riconoscere specie vegetali indigene da quelle aliene.

 

Metodo e articolazione del percorso

Saranno messe in campo le seguenti attivitą teoriche e pratiche.

Incontri tematici su:

1. biodiversitą, ecosistemi e biomi;

2. classificazione e riconoscimento degli organismi vegetali;

3. piante autoctone e aliene;

4. estinzione e conservazione biologica.

 

Attivitą laboratoriali: Laboratorio all’aperto, visita e raccolta di campioni in Orto botanico dell'Universitą di Siena.

 

Utilizzo nuove tecnologie: utilizzo dell'applicazione Dryades, creata per l’Orto botanico di Siena: http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub21?sc=387.

 

Acquisizione conoscenze:

Gli studenti partecipanti al progetto acquisiranno alla fine del percorso di tirocinio le seguenti competenze:

  • conoscenza delle metodologie e degli standard catalografici dei beni naturalistici;
  • organizzazione e gestione pratica di specifici percorsi tematici rivolti ai studenti coetanei o pił giovani;
  • realizzazione, gestione e conduzione di semplici esperienze laboratoriali a carattere divulgativo.

 

Diffusione/comunicazione dei risultati

Organizzazione e gestione pratica della esperienza in modo da  restituire le conoscenze acquisite a studenti coetanei e pił giovani.

Rappresentazione di mappe di giardini e parchi studiati, elaborazione di poster con foto e/o video e/o disegni.

 

Bibliografia

  • Kiang N. Y. 2008 - Il Colore delle Piante su altri pianeti. Le Scienze: Giugno 2008: 44-49.[Articolo su la percezione del colore senza la presenza dell’atmosfera]
  • BGCI, 2000 – Action Plan for Botanic Gardens in the European Union. BGCI, Richmond. [Piano di azione per le attivitą degli Orti Botanici]
  • Blasi C., Boitani L., La Posta S., Manes F. & Marchetti M. (a cura di), 2005. Stato della Biodiversitą in Italia. Contributo alla Strategia Nazionale per la Biodiversitą. Palombi Editori, Roma. 446 pp.[censimento della Biodiversitą italiana]
  • Ferrari C., 2001 – Biodiversitą dall’analisi alla gestione. Zanichelli Editore, Bologna.[Manuale sullo studio della Biodiversitą]
  • Clauser M. & Pavone P., 2016 - Orti Botanici  Eccellenze italiane. Thema Edizioni [Storia e funzioni degli Orti Botanici]
  • Bonini I., Castagnini P., Maccherini S. 2014 – Le orchidee spontanee della Toscana centro-meridionale. In Magrini S., Fonck M., Zucconi L. ”Esperienze di conservazione delle orchidee” Orto Botanico della Tuscia. Tipolitografia Quatrini, Viterbo: 47-49.[Descrizione delle orchidee spontanee Toscane] 
  • Bonini I. & S. Ferri, 2011- Sezione Botanica. In A.V.V. “SIENA: Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici. Fondazione Musei Senesi Guide/14 Silvana Editoriale:73-77.[Guida al museo]
  • Bonini I., Castagnini P., C. Perini, 2010 – Museo Botanico: Orto Botanico e Herbarium Universitatis Senensis. In: A.V.V., Siena SIMUS Sistema Museale Universitario Senese. Guida 10 Fondazione Musei Senesi. Silvana Editore, Milano: 59-80p.[Guida al museo]
  • Anselmi B., 2001 – Le Riserve naturali della Provincia di Siena. Provincia di Siena Le Balze, Montepulciano.[Presentazione delle Riserve della  Provincia di Siena]
  • Pignatti S., 1982 – Flora d’Italia. Ed agricole, Bologna.[Chiave dicotomica per il riconoscimento delle piante italiane]
  • Peruzzi L. 2016 - Le piante endemiche italiane. Uno studio in corso. Giardini e Ambiente: 2-9.[Descrizione di alcune piante endemiche italiane]
  • Rossi G., Montagnani C., Gargano D., Peruzzi L., Abeli T., Ravera S., Cogoni A., Fenu G., Magrini S., Gennai M., Foggi B., Wagensommer R.P., Venturella G., Blasi C., Raimondo F.M. & Orsenigo S. (a cura di), 2013. Lista Rossa della Flora spontanea italiana. 1. Policy Species e altre specie minacciate. IUCN Italia. 

 

Restituzioni

1- Allestimento Erbario

2- Materiale didattico realizzato dagli studenti

 

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