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Gli uccelli della Sardegna, a partire dalle collezioni ottocentesche - Museo

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Museo di Zoologia e Anatomia Comparata dell'Università di Cagliari

Le Collezioni zoologiche, recentemente riorganizzate e curate in una nuova esposizione, comprendono alcune migliaia di esemplari. Al notevole pregio e valore storico dei pezzi si aggiunge l’interesse scientifico e didattico della raccolta. La visita all’esposizione offre spunti d’interesse non solo per gli studiosi della materia ma per tutti i curiosi e gli appassionati della natura.

Le collezioni zoologiche dell’Università di Cagliari hanno una storia vecchia di almeno 200 anni. I reperti zoologici più antichi risalgono, infatti, al “Gabinetto di Storia Naturale” realizzato da Lodovico Baille con il supporto del Vicerè di Sardegna Carlo Felice alla fine del XVIII secolo e donato alla Regia Università di Cagliari nel 1806.

Dal 1927 le Collezioni Zoologiche sono ospitate presso l'Istituto di Biologia Marina del Tirreno oggi sezione  di Biologia Animale ed Ecologia del Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente. Dopo aver subito pesanti perdite in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dagli anni ’60 le collezioni sono state riordinate e messe a disposizione degli studenti di Scienze Naturali e Biologiche per lo studio della Zoologia e dell’Anatomia Comparata.

Nelle sale sono esposti animali provenienti da diverse regioni geografiche. E’ possibile ammirare molte specie esotiche provenienti dai diversi continenti, tra questi l’armadillo sudamericano, il koala australiano, l’ornitorinco, formichieri, bradipi e numerose scimmie.

Sono rappresentati esemplari di tutti i principali tipi animali - vertebrati ed invertebrati - e sono presenti gli animali più conosciuti e comuni della fauna italiana e sarda, come anche specie esotiche e rare, dai più piccoli insetti a balene, squali ed elefanti.

La fauna sarda è rappresentata da una collezione molto accurata che comprende i rappresentanti di molte specie endemiche. Sono presenti non solo specie comuni ma anche specie ormai estinte o estremamente rare in natura. In particolare, possono essere ammirati l’avvoltoio monaco, l’aquila del Bonelli, grifoni e gatti selvatici. Sono presenti anche diorami che ricostruiscono l’ambiente naturale del muflone e della foca monaca, quest’ultima rappresentata da un raro esemplare adulto impagliato.

Si segnala per la sua organicità e completezza la collezione ornitologica, che include tutti i rapaci della fauna sarda presenti ed estinti, nonché alcuni uccelli esotici come la colomba migratrice americana di cui esistono solo altri sette esemplari impagliati nel mondo e un rarissimo kiwi neozelandese.

E’ possibile visitare il Museo prenotando una visita guidata.

 


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