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Tracce dal passato

Percorso educativo a cura dell'UNIVERSITÀ DI CHIETI-PESCARA

 

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IMMAGINI RELATIVE AL PROGETTO

1 - Sala espositiva del Museo universitario di Chieti.

2 -  Sabalites, palma fossile, Eocene .

3 -  Pinus Pinea, Val D'Arno, Pleistocene​.
APPROFONDIMENTI
 Fossili: tracce del passato - Museo Universitario di Chieti

Aree disciplinari:

Obiettivo generale

Questo percorso didattico ha lo scopo di avvicinare lo studente alla metodologia della ricerca scientifica (sviluppando capacità logiche e di rielaborazione, di osservazione e di descrizione) mediante la conoscenza della paleontologia ed in particolare del processo di evoluzione dei vegetali.

A tal fine saranno fondamentale strumento didattico i reperti vegetali della collezione paleontologica conservata presso il Museo universitari di Chieti.

Obiettivo specifico del percorso

Il percorso si propone di far effettuare agli studenti un viaggio conoscitivo attraverso il lungo e complesso processo dell’evoluzione dei vegetali, il quale ha conosciuto un grande successo evolutivo: diffusione e diversificazione in una numerosa progenie.

Tra questi, alcuni hanno vinto la “battaglia” della Selezione Naturale e sono ancora oggi sotto i nostri occhi come “fossili viventi”.

Il Museo universitario di Chieti possiede nella propria raccolta paleontologica che comprende esemplari provenienti da tutto il mondo, dei vegetali che documentano le principali tappe dell’evoluzione della vita sulla terra attraverso le variazioni dei fenomeni geologici e climatici.

Partendo da cosa si differenziano gli organismi vegetali dagli organismi animali, si percorrerà il mondo delle tallofite (alghe), da cui tutte le piante hanno avuto origine, fino a giungere alle cormofite, seguendo i “gradini evolutivi” dei muschi, felci ed equiseti fino ad arrivare alle piante a semi.

Propedeutico al percorso sarà una visita guidata al Giardino dei Semplici dell’Università di Chieti-Pescara, una immersione nella semplicità sacrale della natura, un luogo della cultura, riconosciuto di interesse regionale. Il Giardino raccoglie una collezione di piante officinali dalla tradizione secolare e si pone a salvaguardia delle entità vegetali che ospita, favorendone la conoscenza, lo studio e la valorizzazione.

Modalità di conseguimento dell’obiettivo

Il percorso didattico è organizzato attraverso delle attività teorico-pratiche che promuovono l'acquisizione di nuove conoscenze ed abilità che si potranno sviluppare, poi, in competenze.
Si vuole, infatti, favorire l'operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Le attività proposte si pongono come una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione, che coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, valorizzando anche il territorio come risorsa per l'apprendimento.

Il percorso, infatti, prevede una visita guidata propedeutica presso il Giardino dei Semplici ubicato nel campus universitario di Chieti scalo. In questo importantissimo luogo, gli studenti potranno conoscere le diverse specie vegetali presenti, i loro habitat e le loro caratteristiche morfologiche, curative, ma anche la loro relazione con gli altri elementi naturali come il regno dei funghi, dei micro funghi, le alghe, i suoli, i climi fino ai concetti più ampi di variazioni climatiche e forme di adattamento o estinzione.

Seguiranno, poi, diverse attività presso il Museo universitario: visite guidate,  lezioni teoriche, laboratori didattici con l’osservazione e manipolazione di campioni vegetali paleontologici.

Metodo

1. Domanda

I ragazzi saranno introdotti al percorso mediante le domande-stimolo:

“Cos’è un essere vegetale?”, “Quali sono le caratteristiche che lo rendono così indispensabile per la nostra esistenza?”, Come si è evoluto il mondo vegetale? Cosa sono i fossili? Cosa sono i fossili viventi?

2. Ipotesi

Dopo un momento di discussione collettiva, gli alunni formuleranno delle proprie risposte alle domande poste inizialmente (ipotesi).

3. Ricerca ed esperimento

Il momento della ricerca si articola in due momenti fondamentali:

  • Visita guidata al Giardino dei Semplici

Il Giardino dei Semplici occupa una superficie di quasi un ettaro all'interno del Campus Universitario di Chieti Scalo, costituendo un'ulteriore sua struttura dedicata alla didattica e alla divulgazione del sapere scientifico.

È uno spazio a forte impatto estetico, ambientale ed ecologico, che valorizza non solo la struttura universitaria, ma lo stesso centro urbano in cui il Campus è inserito.

Le aiuole del Giardino dei Semplici raccolgono, infatti, una collezione di oltre 400 specie - erbacee ed arboree – officinali: si tratta di piante sia autoctone che esotiche, anche se particolare riguardo è riservato agli endemismi della flora abruzzese e alle specie a rischio di estinzione, che qui vengono raccolte e conservate secondo il principio della tutela della biodiversità vegetale.

La visita in questo luogo sarà necessaria per focalizzare l’attenzione sulle forme di vita vegetali. A partire dalle domande “cos’è un essere vegetale?”, “quali sono le caratteristiche che lo rendono così indispensabile per la nostra esistenza?”, emergerà anche il ruolo svolto dalle piante nell’evoluzione umana. Le piante infatti possono raccontarci il loro millenario rapporto con l’uomo (usate per nutrire, per curare o per costruire gli oggetti che fanno la nostra storia).

La visita guidata al Giardino sarà, quindi, un momento fondamentale del percorso per l’osservazione diretta di specie.

  • Attività presso Museo universitario di Chieti.

I ragazzi mediante la collezione paleontologica del mondo vegetale conservata presso il Museo conosceranno le principali fasi dell'evoluzione degli organismi vegetali sulla Terra.

Dovranno poi effettuare un confronto tra le specie viste presso il giardino e quelle fossili conservate presso il museo per poter comprendere il concetto di “fossile vivente” e di forma arcaica.

4. Dati e conclusione

Il percorso consentirà ai ragazzi di giungere ad una serie di conclusioni che faranno comprendere loro come nel corso delle ere geologiche gli organismi viventi si sono evoluti: piante e animali sono cambiati, molti si sono estinti, altri si sono trasformati. Con qualche piccola e rara eccezione: i fossili viventi, ovvero quelle creature rimaste immutate dopo milioni di anni.

5. Condivisione

Il percorso educativo sviluppato dai ragazzi verrà condiviso mediante una presentazione in power point.

Articolazione percorso

I incontro: uscita didattica. Il Giardino dei Semplici è la tappa propedeutica del percorso sul processo evolutivo delle piante. Qui si offrirà la possibilità di ripercorrere gli step evolutivi che, a partire dalle forme più semplici e attraverso forme sempre più specializzate, hanno portato alle Angiosperme.

II incontro: La cellula vegetale; cos’è che rende unici i vegetali nel loro genere? Le alghe; vegetali con una struttura molto semplice, che hanno svolto un ruolo fondamentale nell’accumulo dell’ossigeno in mare.

III incontro: Gli intrusi; i funghi. Nell’antichità vennero inseriti per errore tra i vegetali, ma la scoperta del microscopio li ha poi separati nettamente dagli eucarioti.  I licheni: un esempio vincente di cooperazione…

IV incontro: Le prime cormofite, piante a “nozze nascoste”; i muschi, le felci e gli equiseti. Tra questi esemplari incontriamo importanti rappresentanti vissuti nel mondo Carbonifero e nell’era dei Dinosauri e che ancora oggi sono davanti ai nostri occhi.

V incontro: Le spermatofite; entriamo nel mondo delle piante a seme con le Gymnosperme, tra i quali ritroviamo “fossili viventi” come il Ginkgo biloba ed alberi maestosi come le Sequoie.

Cicadine, Ginkgoine, Conifere: ma quante piante fossili prosperano oggi.

VI incontro: Le angiosperme; l’ultimo stadio evolutivo vegetale, rappresentato dalle piante a fiori.

VII incontro: Fattore Darwinista, definizione del concetto di selezione naturale, studio del processo di fossilizzazione.

Restituzione

Gli alunni realizzeranno un erbario con piante di “fossili viventi”.

Avranno, inoltre, l'opportunità di esporre mediante un documentario il cammino dell'evoluzione del regno vegetale, ripercorrendo le principali tappe evolutive.

Il tutto verrà girato e montato, il risultato finale sarà direttamente fruibile dalla collettività.

Bibliografia generale

Bruner J.S. (1997). La cultura dell'educazione, Milano, Feltrinelli.

Buiatti M. (2007). La biodiversità, Bologna, Il Mulino.

Butterfield H. (1998). Le origini della scienza moderna, Bologna, Il Mulino.

Calvani A. (2000). Elementi di didattica. Problemi e strategie, Roma, Carocci.

Cavallini G. (1995). La formazione dei concetti scientifici. Senso comune, scienza e Apprendimento, Firenze, La nuova Italia.

De Vecchi G., N. Carmona Magnaldi (2006), Aiutare a costruire le conoscenze. Firenze, La Nuova Italia.

Dewey J. (1951). Esperienza ed educazione, Firenze, La Nuova Italia.

Longo C. (1998). Didattica della Biologia, Firenze, La Nuova Italia.

Morin E. (2000). La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Milano, Cortina.

Negri S.C. (2005). Il lavoro di gruppo nella didattica, Roma, Carocci.

Pontecorvo C. (1999). Manuale di psicologia dell’educazione, Bologna, Il Mulino.

Bibliografia specifica

Darwin C. (2006). L’origine della specie, Roma, Newton.

Darwin C. (2010). Viaggio di un naturalista intorno al mondo, Roma, Newton.

Garassino A. (1992). Le piante. Origine de evoluzione, Milano, Jaca Book.

Lauro M. (2007). Preistoria, l’evoluzione della vita sulla terra, Firenze, Giunti Junior.

 

 

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