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Dal Mare al Colosseo: storie di paesaggi, di animali e di uomini - Museo

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Museo di Paleontologia dell'Università La Sapienza di Roma

Nel 1864, con l’istituzione della cattedra di Geologia, venne costituito il Museo geologico e paleontologico della Regia Università di Roma. I locali erano quelli di Sant'Ivo alla Sapienza, dietro Piazza Navona, oggi sede dell’Archivio di Stato.
Tuttavia è solo nel 1928 che nasce ufficialmente il Museo di Paleontologia. Infatti è in quell’anno che, a seguito dell’istituzione della cattedra in Paleontologia, le collezioni paleontologiche vennero separate da quelle geologiche per costituire da una parte il Museo di Paleontologia e dall’altra il Museo di Geologia.
Nel 1935 il Museo venne trasferito nell'attuale sede, all'interno della Città universitaria. L’edificio venne costruito negli anni trenta su progetto di Marcello Piacentini (1881-1960), probabilmente il più rappresentativo architetto razionalista italiano.
Due furono le traversie particolarmente traumatiche per il Museo: l’inondazione del Tevere nel 1870 e lo scoppio di una bomba nell’ala est durante la seconda guerra mondiale. In entrambi i casi le collezioni subirono notevoli danni e numerosi furono i reperti andati distrutti.
Attualmente il Museo è suddiviso in due ampi saloni espositivi di circa 600 mq, entrambi aperti al pubblico. Oltre mille reperti fossili, sia di vertebrati che di invertebrati, sono esposti. Numerosi sono gli argomenti trattati: la sistematica degli invertebrati, le migrazioni pleistoceniche, i fossili dell’area romana, le tracce fossili, i mammiferi della campagna romana, le orme di tetrapodi, l’endemismo insulare.

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