---
Ti trovi qui: Home » Storie » Orazio Antinori

Orazio Antinori - Opere e scoperte

Vai a: TUTTE LE STORIE || HOMEPAGE

Opere

Antinori O. (1864). Catalogo descrittivo di una collezione di uccelli fatta nell'interno dell'Affrica centrale nord dal maggio 1859 al luglio 1861. Milano: Daelli e C.

Antinori O. (1868). Reise vom Bahr-el-Ghazal zum Lande der Djur. In Mitteilungen aus Justus Perthes's Geographischer Anstalt, 8., p. 79-83.

Antinori O. (1868). Das Land der Niamniam und sudwestlische Wasserscheide des Nil. In Mitteilungen aus Justus Perthes's Geographischer Anstalt, 14., p. 412-26.

Antinori O., Salvatori T. (1873). Catalogo degli uccelli raccolti durante il viaggio tra i Bogos. In Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova. Genova, p. 366-525.

Antinori O. (1884). Nel centro dell'Africa. Roma: Perino.

Antinori O., Issel A., Beccari O. (1884). Un viaggio nel Mar Rosso. Roma: Perino.

Antinori O. (1887). Viaggio nei Bogos. In Bollettino della Società Geografica Italiana, 12., p. 468-481, 511-550, 614-640, 668-694, 765-855.

 

Articoli di Orazio Antinori pubblicati sul Bollettino della Società Geografica Italiana (BSGI):

O. Antinori, Viaggio di O. Antinori e C. Piaggia nell'Africa Centrale, in BSGI, 1868, pp. 91-165;

Id., Spedizione Italiana in Africa. Notizie, in BSGI, 1877, pp. 293-298;

Id., La spedizione italiana nell'Africa equatoriale, in BSGI, 1878, pp. 65-71;

Id., Le collezioni inviate alla Società dalla nostra spedizione africana, in BSGI, 1887, pp. 128-133;

Id., La spedizione italiana in Africa, in BSGI, 1880, pp. 118-122, 400-403, 448-463;

Id., La spedizione italiana in Africa, in BSGI, 1881, pp. 585-597;

Id., Memorie e relazioni: La spedizione italiana in Africa, in BSGI, 1882, pp. 523-531.

 

Carte derivate ed elaborate in base ai rilievi cartografici originali di Orazio Antinori:

Schizzo originale della Spedizione Italiana tra Zeila e lo Scioa, scala 1.3.000.000, (si tratta della Spedizione Orazio Antinori, Giovanni Chiarini e Sebastiano Martini nell'Africa Equatoriale);

Carta delle sorgenti occidentali del Fiume Bianco secondo i viaggi di Orazio Antinori e Carlo Piaggia, coordinati cogli itinerari di Speke e Grant, Heuglin, Baker e di altri viaggiatori, scala 1:6.250.000, edita da Stab. Geografico Giuseppe Civelli, Milano, Carlo Trzaska, incisore (p. 166), pubblicata in: Bollettino della Società Geografica Italiana, fasc 1, 1868, pp. 91- 168;

Profili ideali del Bacino del Gazal secondo le osservazioni di O. Antinori, pubblicata in: Bollettino della Società Geografica Italiana, fasc 1, 1868, pp. 91- 168;

Carta dell'Affrica col tracciato delle ultime esplorazioni di Cameron, Stanley e Antinori, in: L’Esploratore, n. 1, 1877-Affrica, Prem. Lit. degli Ingegneri, Milano;

Carta manoscritta degli itinerari di Antinori in Tunisia, scala 1:400.000, (ricavata dalla carta francese del <<Dépôt de la Guerre>> e corretta secondo le sue indicazioni);

Carta de Itinerario della spedizione in Africa della Società Geografica Italiana, in: Bollettino della Società Geografica Italiana, vol. XII, 1875, pubblicata a seguito di p. 286;

Carta dello Scioa centrale, scala 1:1.200.000, pubblicata in: Cosmos, vol. 4, 1877.


Scoperte

Scoperte geografiche

Tra il 1876 ed il 1882, una volta insediatosi prima in Ankober e poi nella Stazione Geografica di Lét Marefià, Orazio Antinori compì numerose spedizioni alla scoperta dei territori più remoti dello Shéwa (Scioa) e delle regioni vicine (Fig. 20). Nel corso di tali viaggi esplorativi  rilevò per la prima volta, come europeo, il grande bacino del Lago Ziway, nel cuore della Main Rift Valley dell'Etiopia centro-meridionale, che cartografò accuratamente (Fig. 21-23). Scoprì anche vari piccoli specchi lacustri di origine vulcanica nell'area di Bishoftu (Debre Zeyt), come i laghi Hora, Bishoftu, Chalalaka (Fig. 24). Inoltre, dalla sommità del Monte Zuqualà, osservando la morfologia della vasta valle sottostante egli individuò un'altro possibile grande bacino lacustre sconosciuto agli europei dell'epoca, posto a sud-est del Lago Ziway,  ma non riuscì a recarvisi per verificarne la reale esistenza. 

  

Qualche anno dopo tale presunto vasto specchio d'acqua fu raggiunto da altri esploratori, che ne confermarono la presenza e lo riportarono nelle proprie carte con il nome locale di Lago Langano (Fig. 25). Durante la sua lunga permanenza nella Stazione Geografica di Lét Marefià l'Antinori percorse nuove piste attraverso gli altopiani centrali dell'Etiopia, già conosciute dalle popolazioni locali ma non ancora rilevate dai viaggiatori europei, tra queste il sentiero diretto di collegamento tra la cittadina di Ankober, allora capitale del Regno di Shéwa (Scioa) e la valle del Fiume Jima, un affluente del Nilo azzurro, presso le Gole di Debre Libanos (Fig. 26).

  

 

Scoperte zoologiche

Nel corso delle sue varie spedizioni in regioni del Vicino e Medio Oriente ed in Africa Nord-orientale l'Antinori scoprì nuove specie e sottospecie di uccelli che determinò negli anni 1855 e 1864. Le specie e le sottospecie di uccelli determinate dal naturalista-ornitologo umbro, in ordine ascendente in base all'anno di classificazione, sono le seguenti:

Apus affinis galilejensis (Antinori, 1855)

Lagonosticta rara (Antinori, 1864)

Eremomela canescens Antinori, 1864

Cisticola troglodytes (Antinori, 1864)

L'Antinori, inoltre, raccolse numerosi campioni di uccelli e ne inviò le spoglie a vari musei naturalistici italiani ed europei (Fig. 27). Dallo studio di tali campioni alcuni illustri ornitologi dell'epoca, tra i quali Tommaso Salvadori (Porto San Giorgio 1835 - Torino 1923), poterono rilevare, definire ed istituire nuove specie, tra queste figurano le seguenti: Gyps africanus Salvadori, 1865; Buteo auguralis Salvadori, 1865; Podiceps cristatus infuscatus Salvadori, 1884; Caprimulgus fraenatus Salvadori, 1884.

Nei lunghi anni di attività esplorative e di ricerca scientifica sul campo l’Antinori costituì importanti collezioni zoologiche, sia con i campioni raccolti direttamente nel corso delle sue spedizioni che con campioni ottenuti tramite scambi con altri importanti naturalisti viaggiatori ed esploratori dell’epoca o donazioni di illustri personalità del panorama scientifico italiano ed europeo dell’Ottocento (Fig. 28). Molte di queste collezioni, oltre che nella Galleria di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia, sono oggi ospitate presso vari e prestigiosi musei scientifici italiani come il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova, il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Pavia, il Museo di Zoologia dell’Università degli Studi di Padova, La Sezione Zoologica “La Specola” del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, il Museo Civico di Zoologia di Roma.


BIOGRAFIA    ATTIVITÀ DI RICERCA    OPERE E SCOPERTE    LUOGHI DI VISITA