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Scuola, museo e territorio: sapere per fare, fare per essere

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Ente promotore: Museo Universitario di Chieti

ARTICOLAZIONE: 1 anno scolastico.

Destinatari: Scuole secondarie di secondo grado, classi terze, quarte e quinte

IMMAGINI RELATIVE AL PROGETTO
1 -  Attività laboratoriale
2 - Attività laboratoriale di riproduzione di strumenti scientifici
3 - Alcuni strumenti di ottica in esposizione al Museo universitario di Chieti.

4 - Attività laboratoriale di analisi degli strumenti scientifici.
APPROFONDIMENTI
 "Dalla scuola al museo. Il passato nel presente"
 testo

Obiettivi generali

Stimolare l’interesse degli studenti verso la storia della scienza e della tecnica, sviluppando un rapporto più stretto tra la scuola ed il patrimonio museale del proprio territorio mediante attività laboratoriali in grado di:

- orientare i giovani al mondo del lavoro,

- stimolare la curiosità degli studenti verso la scienza,

- motivare allo studio,

- facilitare l’apprendimento,

- consolidare le competenze di base.

Inoltre, si vuole promuovere interesse e curiosità dei ragazzi nei confronti:

- del ruolo che un museo possiede sul territorio in cui opera;

- dei compiti che un operatore museale è chiamato ad affrontare e delle competenze scientifico-culturali di cui deve essere dotato per potersi occupare di ricerca, tutela, conservazione e valorizzazione dei Beni culturali oltre che della progettazione e gestione delle attività didattiche e di divulgazione scientifica;

- delle potenzialità insite nei beni scientifici.

 

Obiettivo disciplinare

Promuovere negli studenti l’apprendimento dei concetti fondamentali dell’ottica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica. 

 

Obiettivi educativi

  • Promuovere la conoscenza del Museo universitario, che funzione ha e come è strutturata la sua organizzazione lavorativa;
  • promuovere la conoscenza dei ruoli, delle funzioni e della responsabilità degli operatori che vi lavorano;
  • favorire la selezione, la ridefinizione e l’organizzazione delle conoscenze e delle metodologie acquisite nel percorso scolastico in relazione alle richieste ed alle problematiche da affrontare mediante azioni professionali nella struttura museale;
  • educare ai contenuti scientifici e culturali attraverso lo stimolo della curiosità;
  • promuovere la comprensione delle funzioni di tutela, conservazione, ricerca, studio, inventariazione, catalogazione, esposizione e valorizzazione dei reperti;
  • far comprendere il legame tra teoria e pratica professionale e l’integrazione tra le conoscenze acquisite (sapere) e quelle operativamente professionalizzanti (saper fare, saper essere e sapersi relazionare);
  • rendere i ragazzi consapevoli delle opportunità lavorative offerte dal nostro territorio: Museo luogo da visitare, ma anche luogo dove lavorare;
  • favorire l’orientamento dei giovani per stimolarne e valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili individuali;
  • stimolare attività di confronto e lavoro di gruppo.

 

Modalità di conseguimento

Gli studenti partecipano ad una serie di incontri pratico-teorici in cui poter conoscere e approfondire la tematica del colore nell’ottica, lavorando con la collezione di Storia della Scienza e della Tecnica, comprendendo l’importanza del recupero e della valorizzazione di strumenti scientifici, effettuando ricerche e sperimentazioni sulla funzione e sul funzionamento di determinati strumenti scientifici del passato.

 

Metodo e articolazione del percorso

Il percorso è articolato in circa 30 ore per ogni anno scolastico.

La  prima parte del percorso inizia con l’accoglienza, la presentazione delle fasi lavorative e la visione di filmati introduttivi sull’argomento.

Dopo essere stati divisi in gruppi, i ragazzi effettuano una visita guidata in museo per osservare e conoscere la storia delle collezioni in esso conservate.

 

Attività laboratoriali: La seconda parte del percorso è così strutturata:

  • assegnazione di uno strumento scientifico
  • analisi e catalogazione dello strumento assegnato
  • sperimentazione dello strumento per capirne proprietà e funzionamento
  • riproduzione dello strumento con materiale povero
  • programmazione di un evento che valorizzi lo strumento assegnato
  • realizzazione locandina per pubblicizzare l’evento
  • ideazione e stesura del comitato stampa
  • programmazione del laboratorio che abbia come oggetto lo strumento assegnato
  • realizzazione di un PowerPoint, contenente il resoconto del percorso progettuale

Utilizzo nuove tecnologie:

Software per la gestione di file audio e video

Software di grafica.

Acquisizione conoscenze:

Attraverso il percorso di Alternanza si consente agli alunni la conoscenza della fisica ottica.

Acquisizione compentenze: 

La didattica delle competenze, promossa anche dal progetto di Alternanza scuola-lavoro “Museo, scuola e territorio: fare per sapere, sapere per essere” si fonda sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza.

Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti.

In particolare, si promuoverà nello studente le seguenti competenze:

  • osservare e identificare fenomeni di fisica ottica;
  • affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti scientifici adeguati al suo percorso didattico;
  • avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;
  • comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui si vive;
  • conoscenza delle metodologie e degli standard catalografici dei beni storico-scientifici;
  • capacità di accesso alle piattaforme tecnologiche relative ai beni culturali (SIGEC) per la consultazione ed acquisizione di dati sui beni nazionali catalogati;
  • organizzazione e gestione pratica di specifici percorsi tematici rivolti ai studenti coetanei o più giovani;
  • realizzazione, gestione e conduzione di semplici esperienze laboratoriali a carattere divulgativo.
  • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale nel contesto di alternanza;
  • utilizzare e produrre testi multimediali;
  • individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
  • individuare collegamenti e relazioni;
  • lavorare in gruppo, in condizione di lavoro interattivo in un clima di rispetto e di fiducia reciproca;
  • raccogliere, pianificare e strutturare le informazioni;
  • rielaborare e trasferire le esperienze di lavoro acquisite utilizzando linguaggi e metodi diversificati;
  • gestire se stessi tenendo comportamenti corretti e responsabili in un ambiente lavorativo.

Diffusione/comunicazione dei risultati

Produzione di un elaborato finale. 

 

Bibliografia generale

Alfieri F., M. Arca', P. Guidoni (1999), I modi di fare scienza, Torino, Boringhieri.

Amaldi U., (1999), La fisica per i licei scientifici, Bologna, Zanichelli.

Arcà M., P. Guidoni, P. Mazzoli (1990), Insegnare Scienza. Come cominciare: riflessioni e proposte per un’educazione scientifica di base, Milano,  Franco Angeli.

Arons A. (1996), Guida all'insegnamento della fisica, Bologna, Zanichelli.

Besson U. (2015), Didattica della fisica, Roma, Carocci Editore.

Calvani A., (2011), Principi dell’istruzione e strategie per insegnare, Roma, Carocci Editore.

Gagliardi M., E. Giordano (2014), Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento della fisica, Napoli, EdiSES.

Gagliardi M., E. Giordano (2014), Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento della fisica, Napoli, EDISES.

Tessaro F. (2002), Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario, Roma, Armando Editore.

Tomasini N.G., G. Segrè (1991), Conoscenze scientifiche: le rappresentazioni mentali degli studenti, Firenze, La Nuova Italia.

Vicentini M., M. Mayer (1996), Didattica della fisica, Firenze, La Nuova Italia.

 

Bibliografia specifica

Fleury P., J. P. Mathieu, (1970),  La luce. Emissione assorbimento propagazione, Bologna, Zanichelli.

Franchini L. (1994), Strumnenti vecchi e nuovi, Napoli, CUEN.

Frova A. (2000), Luce colore visione. Perché si vede ciò che si vede, Milano, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli.

Frova A. (2003) Perché accade ciò che accade, Milano, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli.

 

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