Approfondimenti relativi al percorso "Vita fossile"
Dopo la visita del museo
La collezione di resti fossili delle ligniti quaternarie di Pietrafitta, è ora costituita da alcune migliaia di campioni ed è divenuta nel suo genere una della più importanti raccolte attualmente conosciute in Europa. L'attività mineraria sviluppatasi nel Bacino di Pietrafitta, con il suo bagaglio di archeologia industriale, intesa non solo come storia delle opere e dei macchinari utilizzati dall'industria, ma soprattutto come vicende di quanti hanno lavorato nella miniera e quindi storia sociale di un particolare ambito industriale e geografico, costituisce un ulteriore elemento a riconferma dell'importanza culturale dell'area fossilifera.
La mostra illustra i principali processi con cui si può formare un fossile e le diverse ere geologiche, attraverso lesposizione di fossili provenienti da diverse parti del mondo. In particolare, sono oggetto della mostra rocce e fossili del territorio del Monte Subasio. Recentemente la mostra si è arricchita di resti fossili di rettili dellera mesozoica provenienti da diversi giacimenti importanti a livello internazionale e di spazi espositivi dedicati sia al confronto fra il Giurassico dellUmbria e del resto dEuropa sia alle estinzioni degli ammoniti e dei dinosauri.
Osservazione diretta sul campo delle caratteristiche geologiche e paleontologiche di un giacimento fossilifero, accompagnati e guidati dagli operatori della Galleria di storia naturale anche in collaborazione con i paleontologi che hanno diretto ed effettuato degli scavi nei giacimenti da visitare.
Incontro e proiezione di immagini, in classe, relative alle vicende geologiche, paleontologiche e storiche della collezione paleontologica di Pietrafitta (Piegaro, PG). Le ligniti di Pietrafitta, oltre i campioni di macroflora e materiale pollinico, hanno restituito nel tempo numerosi resti fossili di invertebrati (Molluschi e Insetti) e Vertebrati. I Mammiferi rappresentano la parte più cospicua della collezione paleontologica, con una considerevole varietà di specie che permette di attribuire lassociazione a mammiferi allUnità Faunistica di Farneta (Pleistocene inferiore; Villafranchaino superiore; circa 1,5 Milioni di anni). La collezione paleontologica di Pietrafitta, costituita da alcune migliaia di campioni, è oggi probabilmente una delle più importanti raccolte fossili conosciute in Europa.
Attraverso una ricostruzione cronologica, il documentario racconta la storia di Olduvai, dalla sua casuale scoperta scientifica nei primi del novecento, allimpegno formidabile di Louis e Mary Leakey , protagonisti indiscussi della moderna paleoantropologia. Il tutto contestualizzato nella vicenda geopolitica: le due guerre mondiali, il passaggio di quelle zone da colonia tedesca (allora Deutsche-Ostafrika) a inglese (Tanganika), fino allindipendenza conquistata con Julius Nyerere e alla conseguente nascita dellattuale Repubblica Unita di Tanzania, modello africano per le politiche di tutela del patrimonio naturalistico e archeologico-paleontologico.
Il documentario racchiude interviste esclusive a famosi ricercatori che hanno lavorato in quei luoghi, come Donald Johanson, lo scopritore di Lucy, Jonathan Kingdon, zoologo di fama mondiale, Fidelis Masao della University of Dar es Salaam, Jane Goodall, che a Olduvai lavorò con Louis Leakey prima di iniziare le sue pionieristiche ricerche sugli scimpanzé, nonché contributi degli italiani Giorgio Manzi, Jacopo Moggi Cecchi, Olga Rickards, Telmo Pievani e Giacomo Corti.