Orazio Antinori fu uno dei primi europei, ed il primo italiano in assoluto, a spingersi nelle regioni interne dell'Etiopia per scopi principalmente naturalistici. Egli osservò attentamente per poi annotare e riprodurre graficamente nei suoi taccuini, ora conservati presso la biblioteca e gli archivi storici della Società Geografica Italiana di Villa Celimontana di Roma, ogni aspetto dei paesaggi, delle formazioni geologiche, degli ambienti, della flora e della fauna delle aree visitate. Notevoli anche le sue accurate descrizioni di carattere etnografico di usi e costumi, abitazioni tradizionali ed oggetti di vita quotidiana delle popolazioni con le quali entrò in contatto nel corso dei suoi viaggi (Fig. 14). Durante i viaggi in Egitto (1859 e 1869) ed in Tunisia (1866 e 1875) l'Antinori visitò varie aree archeologiche, allora ancora poco conosciute dagli studiosi europei, descrivendone le caratteristiche e disegnandone piantine schematiche ed i monumenti più rilevanti con le loro particolarità architettoniche e decorative.
Nel corso delle sue spedizioni in varie regioni del Vicino e Medio Oriente, nellAfrica Centrale ed in Africa Nord-orientale l'Antinori effettuò principalmente ricerche ornitologiche sull'avifauna locale, raccogliendo numerosi campioni, oggi facenti parte di importanti collezioni ospitate in numerosi musei naturalistici italiani, tra i quali la Galleria di Storia Naturale del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (CAMS) dellUniversità degli Studi di Perugia (Figg. 15, 16).
Durante tali attività di studio egli scoprì nuove specie e sottospecie di uccelli che determinò negli anni 1855 e 1864. Tra queste figurano le seguenti:
Apus affinis galilejensis (Antinori, 1855); Lagonosticta rara (Antinori, 1864); Eremomela canescens Antinori, 1864; Cisticola troglodytes (Antinori, 1864).
Orazio Antinori, inoltre, nei vari anni trascorsi ad esplorare regioni remote raccolse numerosi campioni di uccelli e ne inviò le spoglie, sia in pelle che preparati tassidermici, a vari musei naturalistici italiani ed europei. Dallo studio di tali campioni alcuni illustri ornitologi dell'epoca, come Carlo Luciano Bonaparte (Parigi 1803 - Parigi 1857) e Tommaso Salvadori (Porto San Giorgio 1835 - Torino 1923), poterono rilevare, definire ed istituire nuove specie, allora sconosciute alla scienza. Tra queste figurano le seguenti: Gyps africanus Salvadori, 1865; Buteo auguralis Salvadori, 1865; Podiceps cristatus infuscatus Salvadori, 1884; Caprimulgus fraenatus Salvadori, 1884.
Il suo prezioso contributo come "pioniere" degli studi botanici e zoologici nelle regioni interne dell'Africa Nord-orientale fu ricordato da eminenti studiosi sia italiani che di altre nazionalità europee che vollero assegnare epiteti specifici o sottospecifici a varie specie vegetali ed animali, soprattutto di origine Afrotropicale ma non solo, in memoria del grande naturalista umbro. Così circa 20 taxa di organismi vegetali ed animali, tra specie e sottospecie, risultano dedicati all'Antinori (Figg. 17-19).
Tra questi figurano un Mammifero europeo, il Toporagno dell'Antinori o Toporagno del Vallese Sorex antinorii Bonaparte, 1840; Due Uccelli, Psalidoprocne pristoptera antinorii Salvadori, 1884 e Cisticola lateralis antinorii (Heuglin, 1867); Un Rettile, Dendroaspis polylepis antinorii (Peters, 1873); Due Pesci, Barbus antinorii Boulenger, 1911 e Aplocheilichthys antinorii (Vinciguerra, 1883); Nove Insetti, Pycna antinorii (Lethierry, 1881), Locris antinorii Distant, 1908; Peropyrrhicia antinorii (Bormans, 1881); Paussus antinorii Gestro, 1881; Calosoma antinorii Gestro, 1878; Dorylus (Alaopone) antinorii Emery, 1881; Xanthophenax antinorii Gribodo, 1879; Uranothauma antinorii (Oberthur, 1883); Papilio dardanus antinorii Oberthur, 1883; Epiphora antinorii (Oberthur, 1880); Un Aracnide, Castianeira antinorii (Pavesi, 1880); Tre Molluschi di cui due viventi ed una specie fossile, Homorus antinorii (Morelet, 1872); Cerastus antinorii Vaught, 1989; Streblopteria antinorii Gemmellaro, 1896; Una Pianta, Euryops antinorii (Avetta) S. Moore. Per quanto riguarda gli Insetti, molti "tipi" sono conservati presso il Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova.
Lullula arborea | Agelaius phoeniceus | Eremophila alpestris | Pharomachrus mocinno |
Ciconia nigra | Cygnus cygnus | Euphonia violacea | Galerida cristata |
Lanius nubicus | Cinnycerthia unirufa | Montifringilla nivalis | Ducula spilorrhoa |
Porzana porzana | Pelecanus crispus | Perdix perdix | Pterocles orientalis |
Ardea purpurea | Phoenicurus phoenicurus | Lamprotornis superbus | Porphyrio porphyrio |