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Il tempo nell’evoluzione della specie umana

Percorso educativo a cura dell'UNIVERSITÀ DI PAVIA

 

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IMMAGINI RELATIVE AL PROGETTO
1 - Didascalia.
2 - Didascalia.
APPROFONDIMENTI
 University of Wisconsin-Madison, Wisconsin National Primate Research Center, Lawrence Jacobsen Library, Primate Info Net
 Istituto Italiano di Paleontologia Umana
 Smithsonian Institution’s National Museum of Natural History, What does it mean to be human?

Obiettivi generali

Far conoscere il processo evolutivo che nel tempo ha portato alla formazione di Homo sapiens. L’immagine classica dell’uomo che discende dalle scimmie è fuorviante in quanto l’evoluzione non è un processo lineare ma un susseguirsi di specie diverse, convivenza, estinzioni, vicoli ciechi e successi evolutivi. Capire come le caratteristiche della nostra specie si siano affermate nel tempo e come ci differenziano dagli altri primati, estinti e viventi.

Obiettivi specifici del percorso

Valutare le caratteristiche delle specie di ominidi fossili, collocarle nel tempo geologico e confrontarle con quelle degli uomini moderni e dei primati viventi attraverso l’osservazione e le comparazioni antropometriche dei reperti conservati in Museo. Estrazione di un campione di DNA antico da reperti ossei di primati per scoprire per scoprire alcuni metodi di analisi molecolare in campo paleontologico.

Modalità di conseguimento degli obiettivi

Lezione frontale in Museo con il sussidio di calche di ominidi fossili e scheletri di primati. Saranno rilevate alcune misure antropometriche ponendo particolare attenzione a come si sono modificate da una specie all’atra. Si analizzeranno tra la struttura scheletrica di Homo sapiens e di alcune scimmie antropomorfe collegate  al bipedismo  e alla postura eretta. La seconda fase vedrà coinvolto il laboratorio di genetica con l’estrazione di un campione di DNA e la dimostrazione di alcuni passaggi delle fasi di elettroforesi e realizzazione dei primers.

Metodo

DOMANDA – Quali sono le caratteristiche che ci hanno fornito un vantaggio evolutivo? In che cosa ci differenziamo dalle scimmie?

IPOTESI – La postura eretta ha fornito alla nostra specie notevoli vantaggi. Analisi della conformazione anatomica e confronto anche molecolare uomo – scimmia.

DATI E CONCLUSIONI – Valutazione del grado di coinvolgimento attraverso apposite schede e individuazione degli argomenti di maggiore interesse. Verrà proposto alle classi di produrre un elaborato su uno specifico aspetto della trattazione.

CONDIVISIONE – i risultati verranno condivisi sulla piattaforma con gli altri partecipanti al progetto.

Articolazione del percorso

Il percorso verrà articolato in due fasi di circa due ore ciascuna. La prima fase si svolgerà nel Museo di Storia Naturale, la seconda presso il laboratorio di genetica del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente.

Restituzione

Resoconto delle attività attraverso documentazione fotografica, realizzazione di brevi filmati e realizzazione di elaborati.

Bibliografia

  • Bachini A. (2012). La preistoria. Firenze, Milano: Giunti Editore. 
  • Benton M.J. (2005). Paleontologia dei vertebrati. Milano: Franco Lusciano Editore.
  • Cavalli sforza L. L. & Pievani T. (Eds.) (2013). Homo sapiens la grande storia della diversità umana. Torino: codice edizioni.
  • Coppens Y. (1990). Pre-amboli, i primi passi dell’uomo. Milano: Editoriale Jaca Book. 
  • Dal Piaz G. & Malaroda R. (1966). Paleontologia, volume secondo: vertebrati. Padova: CEDAM. 
  • Facchini F. (1995). Antropologia. Torino: UTET. 
  • Giacobini G. (Ed.) (1990). L’evoluzione del genere Homo. Milano: Editoriale Jaca Book.
  • Manzi G. (2013). Il grande racconto dell’evoluzione umana. Bologna: Società editrice il Mulino.

 

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