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La vegetazione degli ambienti sardi: Patrizio Gennari e la flora di Caprera - Collezioni

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Fra le collezioni storiche custodite nel Museo Herbarium CAG (Vai a: VISITA IL MUSEO ) si annovera quella relativa alla «Florula di Caprera» raccolta da Patrizio Gennari nel XIX secolo 

L’isola di Caprera

L’isola di Caprera, luogo in cui Giuseppe Garibaldi trascorse gli ultimi anni della sua vita, fa parte dell’Arcipelago de La Maddalena (Sardegna Nord orientale) oggi Parco Nazionale (http://www.lamaddalenapark.it/).

Si estende per una superficie di circa 50 Kmq distribuiti su 7 isole principali e un gran numero di isolotti. La quasi totalità dell'estensione del Parco è sito di interesse comunitario (SIC) secondo la Direttiva Habitat 92/43 CE. I primi studi floristici condotti nell’Arcipelago si devono a Giuseppe Giacinto Moris (1827-1829; 1837-1859) coadiuvato dal suo collaboratore Domenico Lisa. Il Moris arrivò in Sardegna nel 1822 per coprire la carica di professore di clinica medica nella Regia Università di Cagliari. Si trattenne fino al 1829 e durante i sette anni di permanenza nell’Isola ebbe modo di visitarla in lungo e in largo insieme ad Alberto La Marmora che ne esplorava gli aspetti geologici e tracciava le prime basi topografiche. Successivamente, tra il 1961 e il 1967, indagini floristiche che hanno riguardato l’Arcipelago sono state rivolte in particolare verso l’isola di Caprera da Patrizio Gennari. Nella sua opera riporta 461 entità con riferimenti anche alle isole di La Maddalena e di Santo Stefano. In seguito numerose altre esplorazioni botaniche hanno contribuito ad incrementare il consorzio floristico dell’isola di Caprera che attualmente ammonta a 602 entità spontanee. La flora spontanea di tutto l’Arcipelago annovera 811 entità spontanee che rappresentano circa un terzo della flora sarda tra cui una significativa presenza di specie endemiche che, unitamente ad altre rare o di notevole interesse fitogeografico, contribuiscono ad incrementare il valore naturalistico di tutto l’Arcipelago. La geomorfologia dominante, derivata dall’erosione della roccia granitica, è caratterizzata da forme aspre e forti pendenze. Il paesaggio vegetale è condizionato dai forti venti, dalla spiccata aridità estiva e dalla piovosità concentrata solo nelle stagioni più fredde, dal gradiente altitudine nonché dalla distanza dalla terraferma. Le principali formazioni vegetali sono quelle tipiche della fascia costiera mediterranea in cui la vegetazione degrada dalla macchia alla gariga dove, tra le fitocenosi più caratteristiche, occorre menzionare quelle alofile. Le superfici sabbiose e i luoghi più o meno salsi consentono la presenza di formazioni di alimieti, salicornieti e di vegetazione psammofila.


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Pancratium illyricum Jasione montana Illecebrum verticillatum Paronychia echinata

Sagina apetala Bellium bellidioides Carduus cephalanthus Filago pygmaea

Hypochaeris glabra  Phagnalon saxatile Jacobaea maritima Urospermum picroides

Capsella bursa-pastoris Aira cupaniana    Anthoxanthum ovatum   Radiola linoides  

         Gennaria diphylla        Anacamptis coriophora      Papaver rhoeas  Bupleurum semicompositum


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