Percorso educativo a cura dell'UNIVERSITÀ DI CHIETI-PESCARA
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PERCORSI "BIODIVERSITÀ E AGROBIODIVERSITÀ"
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Biodiversità in tavola - Materiali per le scuole del Parco Naz. della Majella | |
Le Varietà Agricole Autoctone del Parco Naz. della Majella |
Aree disciplinari:
Obiettivo generale
Acquisire la consapevolezza della diversità vegetale presente nei luoghi in cui si vive quale patrimonio da salvaguardare, promuovere e valorizzare, mantenendo vitali le varietà autoctone ed il loro legame con la cultura e levolversi delle tradizioni del posto.
Obiettivo specifico del percorso
Affrontare il tema dellagrobiodiversità, attraverso losservazione e lo studio delle varietà botaniche locali più comuni. La tutela, la valorizzazione e la conservazione di un bene si fondano sulla profonda conoscenza del bene stesso, in modo da poter mettere in atto progetti e strategie specifiche e mirate. Introduzione alletnobotanica.
Modalità di conseguimento dellobiettivo
Gli obiettivi del percorso verranno attuati attraverso le fasi di osservazione, raccolta e organizzazione dei dati. I campioni da esaminare saranno diversi in base ai periodi dellanno in cui si effettuerà il percorso.
Metodo
Che cosa sono lagrobiodiversità e letnobotanica? In cosa differiscono? Hanno obiettivi comuni?
I partecipanti dovranno ricercare le piante più comuni del proprio territorio e scoprire la presenza di varietà locali. Dovranno essere valutati i dati biologici (tassonomia, caratteri botanici, ambiente e tecniche colturali), e raccogliere informazioni sul loro uso (alimentare, terapeutico, ed altro). Nel caso di piante alimentari, i prodotti, quando possibile dovranno essere anche assaggiati per valutare a pieno le differenze.
I dati saranno organizzati in schede, la cui struttura (dare la preferenza ai dati biologici, favorire i dati culturali, oppure optare per schede miste), dovrà essere decisa dagli stessi studenti. Verrà, infine effettuato un confronto con i reperti della collezione Botanica presenti nel Museo universitario, frutti e semi risalenti ai primi decenni del 1900.
Alla fine del percorso, i partecipanti produrranno una relazione (presentazione PPTX, PDF o altro)sul lavoro svolto: obiettivi, metodi, materiali e conclusioni.
Articolazione percorso
Lattività di ricerca inizierà con delle interviste ad esperti del settore, familiari, conoscenti. Una buona soluzione è recarsi in un mercato di frutta e verdura i cui venditori sono, nella maggior parte dei casi, anche produttori, quindi contadini (nel caso specifico di Chieti, un mercatino della Verdura si trova a soli 100 metri dal Museo). Agli intervistati si chiederà, innanzi tutto, il luogo di provenienza e quale è la pianta che caratterizza il proprio territorio e di seguito: il nome comune in italiano e nome dialettale della pianta, le caratteristiche fisiche e luso prevalente. I partecipanti potranno lavorare singolarmente o in gruppi, anche con una distinzione di compiti appropriata alle capacità e competenze di ogni studente. Lorganizzazione dei dati, sarà effettuata in base ai tempi a disposizione.
Restituzione
Per la divulgazione del materiale: schede, foto e video, gli studenti potranno optare per una pubblicazione cartacea, con supporto multimediale, oppure una pubblicazione on-line, sui siti istituzionali della propria scuola.
Bibliografia
Ciccarese L., Calicchia S., Bonaventura S., (2010), Alla scoperta della biodiversità, ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Alessandro M. A., Calicchia S., Polidori P., Sbreglia N., Bianco P. M., (2015), Biodiversità e frutti dimenticati delle regioni italiane Opuscolo di educazione ambientale, ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Caneva G., Pieroni A., Guarrera P. M., (2013), Etnobotanica. Conservazione di un patrimonio culturale come risorsa per uno sviluppo sostenibile, Bari, Edipuglia.
Di Santo M., Silveri D., (2004), Le Varietà Agricole Autoctone del Parco Nazionale della Majella, Caramanico Terme (PE), Majambiente Edizioni.
Manzi A., (2001), Flora popolare d'Abruzzo, Lanciano (CH), Ed. Carabba.
Manzi A., (2006), Origine e storia delle piante coltivate in Abruzzo, Lanciano (CH), Ed. Carabba.
Massetti Y. , (1993), Medicina e Cultura Popolare in Abruzzo tra Ottocento e Novecento, Cerchio, (AQ), Adelmo Polla Editore.
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