Museo di Scienze della Terra
Storia
Il Museo di Scienze della Terra ha acquisito nel corso della sua storia diverse collezioni e campioni fossili, minerali e petrografici sia a seguito di acquisti effettuati medianti contributi ministeriali, sia a seguito di donazioni, nonché come risultato di ricerche geologico-petrografiche effettuate direttamente sul campo dai ricercatori dei rispettivi Dipartimenti.
Il Museo pone le sue basi nelle collezioni storiche acquisite dalla nostra Università nella seconda metà degli anni '50: la collezione Pelloux, acquistata nel 1957 dall'Istituto di Mineralogia e Petrografia grazie ad uno stanziamento straordinario del Ministero della Pubblica Istruzione di 5 milioni di Lire, considerata una delle più belle e prestigiose raccolte mineralogiche italiane, comprendente 11.000 campioni rappresentativi di 1572 specie; la collezione " Belli ", acquistata nel 1957 dall'Istituto di Geologia e Mineralogia con un intervento del Ministero della Pubblica Istruzione di 400.000 Lire, una rarissima raccolta di marmi dell'antica Roma, costituita da 578 campioni levigati su 5 facce, provenienti dai territori dell'Impero Romano e per lo più da zone prospicienti il bacino del Mediterraneo.
Linsieme delle collezioni, è stato custodito fino al 1985 nel Palazzo Ateneo, sede dei rispettivi Istituti e, successivamente, è stato ereditato dal Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali e ha trovato collocazione presso il Palazzo di Scienze della Terra del Campus universitario nei locali destinati all'esposizione museale.
Attualmente il Museo di Scienze della Terra comprende un settore Geopaleontologico e un settore Mineralogico-Petrografico e nel suo insieme dispone di un'area di circa 1000 mq.
Ultima acquisizione del museo è la bellissima collezione del prof. Carlo Lorenzo Garavelli, costituita da 1100 campioni di minerali.
Collezione mineralogica Carlo Lorenzo Garavelli
La passione di Garavelli per il collezionismo è ben evidente dalle due collezioni da lui personalmente curate: quella mineralogica (qui esposta) e quella malacologica (privata).
Nellorganizzare la sua collezione mineralogica, Garavelli ha privilegiato, la scelta di pezzi rilevanti, più che per la loro bellezza sic simpliciter, per le loro peculiarità mineralogiche. Questo si è tradotto in una collezione di immenso valore sia scientifico che economico.
La Collezione mineralogica Carlo Lorenzo Garavelli ha un elevato valore scientifico, estetico ed economico, essendo una delle collezioni più importanti nel panorama mineralogico italiano.
È costituita da 1125 campioni mineralogici, di cui 1005 esposti nelle vetrine, 49 conservati nelle cassettiere in legno, 71 custoditi in una cassettiera metallica.
La famiglia Garavelli, rispettando le volontà del proprio congiunto, ha donato la collezione al Dip.to Geomineralogico dellUniversità degli Studi di Bari. In questo modo è stato onorato il desiderio del Prof. Garavelli di rendere fruibile al pubblico il patrimonio culturale in essa contenuto.