Le sue prime attività di ricerca riguardano la Lichenologia, Micologia e Fisiologia vegetale. A cui seguono la Genetica applicata alle piante ornamentali, fitopatologia e Floricoltura. Non mancano ricerche in ambito sistematico e floristico sia di specie spontanee che coltivate.
Durante il periodo trascorso a Cagliari come Direttore dell’Orto Botanico di Cagliari, in linea con il suo spirito pratico, Eva Mameli Calvino introduce, fra le altre, specie di interesse socio-economico come Pennisetum purpureum Schum. et Thom., Chloris gayana Kunth, Manihot palmata Müll.Arg. var. aipi (Pohl.)Müll.Arg., Solanum muricatum Ait., Casimiroa aedulis La Llave, ecc. e, in occasione della sua relazione (Index Seminum) tenuta durante la seduta del 22 Dicembre 1928 dell'allora Senato Accademico specificò, “... Gli esperimenti di acclimatazione di queste piante nell'Orto Botanico di Cagliari hanno dato ottimi risultati...” In particolare dell'Erba Elefante (Pennisetum purpureum), dell'Erba di Rodhes (Chloris gayana) e dell'Opunzia senza spine (Opuntia ficus indica Mill. var. inermis Moris et De Not.) afferma “... risolveranno il problema del foraggio estivo in Sardegna e nelle altre regioni siccitose italiane”.
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