Itinerario a cura dell'UNIVERSITÀ DI CAGLIARI 
Eva Mameli nasce a Sassari il 12 Febbraio 1886, quarta figlia dei coniugi Giovanni Mameli, colonello dei Carabinieri, e Maria Maddalena Cubeddu, casalinga. La famiglia Mameli è molto unita e l’educazione dei figli si basa su principi quali il valore dello studio e il massimo impegno nella vita e nella professione. La passione di Eva per la natura, condivisa con Efisio, il suo fratello preferito, l’accompagna sin dalla tenera età. Eva frequenta, unica e prima donna, l’allora Istituto Tecnico e Nautico Pietro Martini. Nel 1903 si diploma con specializzazione fisico-Matematico.
Nell’Anno scolastico 1903-1904 si iscrive al biennio del Corso di Laurea in Matematica e si licenzia nell'anno 1905 come testimoniano gli Annuari della Regia Università di Cagliari. Successivamente prosegue gli studi iscrivendosi alla Laurea in Scienze Naturali che concluderà a Pavia nel 1907, dove si trasferì con la madre, alla morte del padre e dove presso l'Università il fratello Efisio Mameli era docente di chimica. Inizia subito la sua carriera scientifica nel laboratorio crittogamico dell’ateneo lombardo.
La sua passione per la Botanica la porta da prima a 
compiere numerose ricerche, presso l’Orto botanico di Cagliari, sul genere Fumaria. Dei molti campioni da lei raccolti e determinati, 11 sono conservati presso il Museo Herbarium di Cagliari (CAG). Tutti in ottimo stato di conservazione completi degli elementi diagnostici indispensabili per la determinazione ed autografati. Inoltre alcuni di essi sono arricchiti da note minuziose scritte di suo pugno, note presenti anche in altri campioni di Fumaria sp.pl. Nello stesso Museo Herbarium sono inoltre conservati alcuni exsiccata sempre del genere Fumaria ma Legit et Determinavit da Dina Pisano, anch'essa laureata in Scienze Naturali in quegli anni; questi campioni riportano osservazioni della Mameli. Quest'opera di revisione consentì la pubblicazione del primo lavoro scientifico (1906). Successivamente sono stati numerosi i suoi interessi in ambito scientifico.
Questo è testimoniato dalla sua ricca bibliografia che spazia dalle raccolte Micologiche alla Lichenologia, dagli studi sulla complessa fisiologia dei vegetali alla biologia della riproduzione e al biochimismo di alcune piante affrontando talvolta pratiche di sperimentazione, in particolare, su quelle di utilizzo agrario. Diversi studi sono stati condotti sulla flora micologica e lichenologica della Sardegna (Sulla flora micologica della Sardegna del 1908; Licheni della Sardegna del 1919). Svolge anche indagini sperimentali sulla genetica delle piante, sulla ibridazione e sulla patologia dei vegetali. Nel 1915 ottiene la libera docenza in botanica, prima donna in Italia.
Nel 1920 si sposa con Mario Calvino, agronomo, che segue a Cuba, dove da qualche anno dirige la Stazione Agricola Sperimentale di Santiago de la Vegas presso l’Avana.
L’impegno scientifico della botanica sarda nell’isola caraibica ruoterà principalmente intorno a problematiche collegate alla produzione della canna da zucchero a scopo industriale, ma non solo. Notevole anche il suo impegno per la promozione di scuole agrarie per i figli dei coloni e per l’istruzione scientifica femminile. A Cuba, nel 1923, Eva Mameli dà alla luce il suo primogenito, Italo Calvino, uno dei più noti ed apprezzati scrittori italiani del Novecento.
Nel 1925 torna in Italia, vince il concorso per la Cattedra di Botanica a Cagliari e ricopre dal 1926 al 1929 anche il ruolo di Direttore dell'Orto Botanico.
Qui introduce diverse specie e tra le piante acclimatate fra il 1926 ed il 1928, ancora presenti in Orto, si possono ricordare Brahea roezlii Hort., Cycas revoluta Thunb. e Nolina longifolia Hemsl.
Durante il periodo cagliaritano nasce il suo secondogenito, Floriano, geologo accademico, il quale nel corso della sua carriera compie alcuni rilevamenti geomorfologici in alcune aree del territorio 
sardo e dedica all’isola della madre originali ricerche petrografiche e sul carsismo nel Sarrabus e nel Gerrei.
Esaurita l’esperienza cagliaritana, si trasferì a Sanremo dove, svolge presso la Stazione sperimentale di floricoltura "Orazio Raimondo" diretta dal marito, diverse attività legate alla sperimentazione e alla ricerca botanica. Ne diviene poi direttrice nei primi anni ’50. Eva Mameli muore a Sanremo nel 1978, all’età di 92 anni, di lei rimangono numerose pubblicazioni scientifiche e numerosi scritti.
1886 nasce a Sassari.
Cagliari Pavia Santiago de las Vegas, presso l’Avana SanremoSecci M. C. (2015 ). Eva Mameli y Mario Calvino: una presencia soslayada en el México revolucionario. In Literatura Mexicana, vol. 26, n. 2, pp. 53-66.
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