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Università degli Studi della Tuscia - Attività di ricerca

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Attività di ricerca

Le attività di ricerca dell’Ateneo sono descritte in ogni Dipartimento, nel sito del nostro Ateneo: www.unitus.it

Le attività di ricerca che riguardano le collezioni dello SMA si possono circoscrivere alle attività dell’Orto Botanico, del Banca del Germoplasma, dell’Erbario e della Sezione Tematica Di Micologia Del Museo Nazionale Dell’antartide “Felice Ippolito”, oltre all’attività di ricerca e divulgazione portata avanti dal Museo della Città e del Territorio

 

Orto Botanico

L’Orto Botanico della Tuscia, come previsto dai compiti istituzionali che gli sono propri, negli ultimi tre anni ha svolto attività di ricerca, conservazione, didattica e divulgazione.

1 - GESTIONE DELLE COLLEZIONI E CONSERVAZIONE

Oltre alla manutenzione ordinaria delle collezioni botaniche, l’Orto ha incrementato il numero di specie e di esemplari appartenenti alle collezioni vegetali. In particolare è stata realizzata una nuova collezione dal titolo “La duna sabbiosa” in cui è riprodotta una comunità di piante psammofile caratteristiche delle coste tirreniche dell’Italia centrale. Tale collezione è costituita di circa 50 esemplari appartenenti a 15 specie. Dagli ambienti naturali sono stati raccolti sia semi che piante. Le piante sono state messe a dimora direttamente presso la duna; i semi sono stati puliti, schedati e conservati presso la Banca del Germoplasma della Tuscia, ed utilizzati sia per la propagazione controllata, con successivo trasferimento delle plantule all’Orto Botanico, sia per la semina diretta. Le specie in collezione sono: Pancratium maritimum L., Plantago coronopus L., Echinophora spinosa L., Calystegia soldanella (L.) Roem. & Schult, Eryngium maritimum L., Ammophila arenaria subsp. australis (Mabille) Laìnz, Medicago marina L., Euphorbia paralias L., Ononis variegata L., Anthemis maritima L., Cyperus capitatus Vand., Centaurea sphaerocephala L., Silene colorata Poir., Helichrysum stoechas (L.) Moench., Elytrigia juncea (L.) Nevski.  Di particolare interesse, due specie a rischio di estinzione in Italia: Crucianella maritima L. e Malcolmia littorea (L.) R. Br. I dati relativi alla collezione sono stati informatizzati; la collezione è stata dotata di cartellini identificativi e di un pannello descrittivo.

La collezione “Pteridofite” è stata arricchita di circa 40 esemplari appartenenti a 20 specie provenienti dal nostro territorio ed in parte riprodotte presso la Banca del Germoplasma. Nell’autunno 2014 tali piante sono state messe a dimora nell’area dell’”Arboreto”, in prossimità della serra delle pteridofite, dove è stato realizzato un ambiente umido, idoneo alla loro coltivazione. Le piante in collezione sono state schedate e dotate di cartellino identificativo.

Sono stati inoltre introdotti nuovi esemplari nella  “Orchidee spontanee”. In particolare sono stati schedati, cartellinati ed inseriti in collezione 5 esemplari di Orchis italica  (Tarquinia-Macchia della Turchina), 8 di Ophrys bombyliflora  (Vetralla-Stazzolette), 8 di Spiranthes spiralis  (Vetralla-Stazzolette), 3 di D. maculata (castagneti di San Martino al Cimino), 3 di D. romana e 2 di Orchis mascula.

Nell’anno 2014 dati relativi alla “Succulente” sono stati parzialmente informatizzati grazie al progetto presentato dal Sistema Museale di Ateneo della Tuscia in collaborazione con altri 12 Sistemi museali di Ateneo in Italia (Bari, Cagliari, Chieti-Pescara, Ferrara, Firenze, Modena-Reggio Emilia,  Parma, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salento, Siena e Tuscia) e finanziato dal MIBAC dal Titolo: Le tecnologie informatiche e le nuove realtà per la conoscenza, il networking e la valorizzazione del patrimonio culturale scientifico: il ruolo della rete dei Musei Universitari. Inoltre, grazie all'assegnazione di un contratto ad un esperto di succulente, è stata effettuate la revisione tassonomica di 379 esemplari e la successiva caratellinatura delle specie sprovviste di cartellino o con nomenclatura non più attuale.

Inoltre, grazie ad una borsa di studio post-lauream della durata di due mesi finalizzata all’informatizzazione dati delle collezioni dell’Orto Botanico, sono aggiornati i dati relativi alle seguenti collezioni: “Giardino per gli insetti”; “Collezione pteridofite”; “Giardino dei semplici”; “Giardino delle utili”; “Orchidee spontanee”; “Collezione ninfee”; “Arboreto Asia”; “Arboreto Nord America”; “Arboreto Sud America”; “Arboreto Europa”; “Bosco caducifoglio”.

Nell'anno 2015 inoltre è stato effettuato il risanamento della collezione "Laghetto" attraverso l'impermeabilizzazione dell'invaso e l'inserimento di nuovi esemplari di ninfee.

Nell'anno 2013 è stato realizzato un "Percorso per ipovedenti" grazie al contributo economico della Cassa Di Sovvenzioni E Risparmio Fra Il Personale Della Banca D'Italia.

2 - RICERCA

Negli anni 2012-2014 sono state effettuate ricerche relative al  "Censimento, raccolta e conservazione  delle principali specie allergeniche del verde urbano e peri-urbano di territori dell'Alto Lazio tirrenico", progetto finanziato dalla Fondazione CARICIV (Cassa di Risparmio di Civitavecchia.

Progetto MIUR per la diffusione della cultura scientifica (L. 6/2000) MIUR 2012, realizzato in collaborazione con la Banca del Germoplasma della Tuscia, da maggio 2013 ad aprile 2014 dal titolo “Conservazione ex situ di orchidee spontanee: didattica e divulgazione”.

Accordo annuale di collaborazione con La Società Agricola Il Bagnaccio S.r.l. (VT) per il “recupero naturalistico di un’area degradata in prossimità della sorgente termale del Bagnaccio per la conservazione ex situ di specie della flora autoctona del viterbese”, condotto in collaborazione con la Banca del Germoplasma della Tuscia (aprile 2015 - marzo 2016)

 

Banca del Germoplasma

Le principali linee di ricerca della Banca, all’interno delle quali si inseriscono Dottorati di ricerca (in Ecologia forestale, Ecologia e gestione delle risorse biologiche e in Evoluzione biologica e biochimica) e varie tesi di Laurea delle ex-Facoltà di Scienze MM. FF. NN. e di Agraria, riguardano:

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  • Pteridofite, in particolare Osmunda regalis L., Dryopteris tyrrhena Fraser-Jenk. & Reichst., Woodwardia radicans (L.) Sm., Salvinia natans (L.) All., Phyllitis sagittata (DC.) Guinea et Heyw., Ophioglossum azoricum C.Presl, affrontando varie tematiche legate principalmente alla conservazione a lungo termine delle spore, alla riproduzione in vitro, alla biologia della riproduzione, alla valutazione dello status di rischio.
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  • Orchidaceae, le ricerche riguardano in particolare la definizione di protocolli di germinazione asimbiotica in vitro, la conservazione in situ/ex situ, la definizione di protocolli di conservazione dei semi. Fra le specie conservate e riprodotte: Orchis palustris Jacq., Orchis laxiflora Lam., Ophrys lutea Cav., Ophrys sphegodes Mill. subsp. garganica E. Nelson, Limodorum trabutianum Batt., Himantoglossum adriaticum H. Baumann.
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  • Particolare attenzione viene data alle specie dei travertini, fra cui Santolina etrusca (Lacaita) Marchi & D'Amato, Sternbergia lutea (L.) Ker Gawl. ex Spreng, Chaenorhinum rubrifolium (Robill. & Castagne ex DC.) Fourr. subsp. rubrifolium, Asphodeline lutea (L.) Rchb.
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  • Specie delle dune costiere, fra cui Crucianella maritima L., Pancratium maritimum L. e in particolare Malcolmia littorea (L.) R. Br., una specie gravemente minacciata di estinzione sulla quale sono in corso studi di genetica di popolazione e di ecologia della germinazione a livello europeo.
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Erbario

Si affianca all’Orto Botanico e alla Banca del Germoplasma nello svolgimento delle attività di supporto all'insegnamento delle materie botaniche (tesi di laurea e tirocini, realizzazione di erbari didattici, iniziative per le scuole, ecc.). Negli anni 2008-2011 ha afferito al Centro Interdipartimentale dell'Orto Botanico.

Le collezioni

L’Erbario conserva exsiccata di piante vascolari provenienti dall’Italia, soprattutto dal Lazio e dalla provincia di Viterbo, e da alcuni Paesi europei ed esteri fra cui spiccano Bulgaria, Spagna e Germania, Marocco e Kenya. Vi fanno parte tra l’altro, singoli saggi o collezioni di una certa importanza relativi ad esemplari coltivati all’Orto Botanico, a gruppi tassonomici particolari (Viola, Rubus, Leguminosae, ecc.), a numerose ricerche documentate da pubblicazioni scientifiche che indicano l’Erbario della Tuscia quale depositario dei saggi delle piante in esse citati (es. flora della Caldera del Lago di Vico, del Lamone, della R.N. Monte Rufeno, del Parco Suburbano Marturanum  di Barbarano Romano e della Riserva M. Casoli di Bomarzo); inoltre, sono già stati archiviati saggi relativi ad importanti flore ormai quasi ultimate come quella del Parco dell'Arcionello.

Tra le entità conservate vi sono Spergula pentandra L. (Caryophyllaceae), Vicia laeta, V. pisiformis, V. pimpinelloides e V. sparsiflora Ten., Lupinus graecus Boiss. & Spruner (Leguminosae), Helianthemun aegyptiacum (L.) Miller (Cistaceae), Ludwigia palustris Elliott (Onagraceae), Hottonia palustris L. (Primulaceae), Chaenorhinum rubrifolium (Rob. et Cast.) Fourr. (Scrophulariaceae), Catananche lutea L. (Compositae), Orchis palustris (Miller) Crantz (Orchidaceae), Convolvulus meonanthus Hoffm. & Link (Convolvulaceae), Viola hymettia Boiss. et Heldr. (Violaceae) ed altre assai rare o a rischio di estinzione. Oltre a questo nucleo principale di exsiccata correlato a specifici contributi scientifici, floristici e vegetazionali, a tesi di laurea e di dottorato, si può accedere ai saggi derivati dalle erborizzazioni effettuate durante importanti escursioni organizzate in Italia e all'estero da società scientifiche e organizzazioni internazionali; nel complesso, le famiglie più rappresentate sono le leguminose, le composite e le graminee, i relativi saggi sono consultabili direttamente presso l’Erbario o attraverso il sito web (www.erbario.unitus.it).

Negli ultimi anni ha partecipato ai seguenti progetti:

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  • Progetto “Atlante dei principali pollini allergenici dell’Alto Lazio tirrenico. Realizzazione, stampa e diffusione del testo iconografico con attività di divulgazione ambientale” finanziato dalla Fondazione CARICIV.
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  • Progetto biennale MIUR “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica” (L. 6/2000) 2013-2015, dal titolo “Le tecnologie informatiche e le nuove realtà per la conoscenza, il networking e la valorizzazione del patrimonio culturale scientifico: il ruolo della rete dei Musei Universitari”, presentato dal Sistema Museale di Ateneo in collaborazione con altri 12 Sistemi museali di Ateneo in Italia.
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Sezione tematica di Micologia del Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito”

La collezione, unica al mondo, è nata alla fine degli anni ’80 come frutto delle ricerche micologiche svolte in Antartide nell’ambito del PNRA (Programma Nazionale per le Ricerche in Antartide); essa include campioni raccolti nel corso di oltre 20 anni di spedizioni italiane in Antartide, per la maggior parte provenienti dalle aree deglaciate della Terra Vittoria, e numerosi ceppi donati nel 2000 da I.E. Friedmann (Florida State University), lo scopritore della vita endolitica nei deserti.

Diverse linee di ricerca gravitano intorno alla collezione, tra cui ricordiamo gli studi di “biodiversità ed evoluzione” e quelli di “adattamento e sopravvivenza”. In particolare i funghi meristematici neri sono oggetto di indagini molecolari basate sullo studio delle regioni ITS, LSU, SSU dell’rDNA nucleare e mtSSU dell’rDNA mitocondriale. Gli studi di filogenesi molecolare hanno consentito attualmente di descrivere 6 nuovi generi e 11 nuove specie e di far luce sui processi evolutivi che hanno portato all’adattamento in condizioni estreme. Inoltre, studi dedicati hanno dimostrato la capacità di questi organismi in condizioni spaziali simulate e reali. Nell’ambito del programma LIFE (LIchens and Fungi Experiment), alcuni ceppi sono stati, infatti, esposti in condizioni spaziali reali per un periodo di 1,5 anni all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Una volta recuperati, la loro sopravvivenza è stata testata attraverso analisi colturali, colorometriche e con tecniche di PCR. I risultati di questo esperimento costituiscono un contributo significativo al fine di chiarire la possibilità di trasferimento interplanetario della vita.

 

Museo della Città e del Territorio

Il Museo è nato con la finalità di essere uno strumento scientifico, informativo e didattico per trasmettere la conoscenza di quello che ha creato la comunità civile; nel nostro caso attirando l’attenzione sugli artigianati, sulla cultura materiale e sulle storia delle tecniche maggiormente legate alla costruzione degli edifici che caratterizzano le nostre città storiche, conservando la documentazione fisica (oggetti) ed i prodotti della ricerca (tavole di tesi di laurea, plastici ed altro) che sono il risultato di momenti di approfondimento su questo ampio tema che tocca la salvaguardia e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale.

Sono due le case editrici - le Edizioni Kappa di Roma e  la Casa Editrice Davide Ghaleb di Vetralla - che accolgono le pubblicazioni dei lavori di studio e ricerca che nascono intorno al progetto del MCT.

La collana “Museo della Città e del Territorio” dell'editore Kappa, nata appositamente,  è articolata in sezioni, dove compaiono Atti di Convegni scientifici legati alle tematiche che richiamano quelle del Museo (come Le ceramiche di Roma e del Lazio, I-VI, 1993 – 2009, e Case e torri medievali, I-IV, 1990-2013) o pubblicazioni specifiche, in gran parte frutto di tesi di laurea sostenute presso l'Università di Roma "La Sapienza" e  presso l’Università della Tuscia-Vt, come quelle ispirate dalla sezione Ferro e Metalli (La ferriera. Documenti sull'antica industria di Ronciglione,1995; L'area industriale degli opifici a Subiaco,1996; I fabbri a Roma nel XVI e XVII secolo, 1999) e dalla sezione Laterizi (Fornaci e laterizi a Roma dal XV al XIX secolo, 1997; I laterizi in età medievale. Dalla produzione al cantiere, 2001). Oggi la collana si è completamente rinnovata ed ha iniziato una nuova serie (nn.1-3, 2011 e 2014).

La collana “Museo della Città e del Territorio” della Casa Editrice Davide Ghaleb, invece, accoglie studi specifici sul territorio della Tuscia e vanta, nei Quaderni, una ricchissima serie di titoli con ricerche che spaziano dalla storia dell’urbanistica ( pubblicazione anche di Catasti con relativo Brogliando) alla storia dell’arte, alla storia dell’architettura, all’archeologia (si veda il Catalogo on-line su www.ghaleb.it).


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