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PERCORSI "TEMPO ED EVOLUZIONE DELL'UOMO"
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Obiettivo generale
Obiettivo specifico del percorso
Modalità di conseguimento dellobiettivo
Lalternanza, allinterno del percorso, dei due aspetti, scientifico e archeologico, è la caratteristica intrinseca e peculiare del progetto didattico, così come la continua interazione con i materiali che i ragazzi possono osservare e manipolare. Questo tende a portarli verso unimmedesimazione con gli antenati primitivi che ha il culmine con le sperimentazioni di pittura rupestre e la trasformazione finale del volto.
Metodo
Il metodo principale utilizzato durante il percorso è losservazione critica dei reperti contenuti nelle varie sale per estrapolarne informazioni circa lorigine e levoluzione delluomo. Esplorando le collezioni di Zoologia, Anatomia, Preistoria e Paletnologia, gli studenti ricaveranno indizi sul tema principale studiandolo ogni volta da una differente prospettiva. Durante lesperienza ci si avvale di materiali e supporti didattici per confermare le nozioni e le emozioni comunicate. Tra questi materiali si trovano reperti archeologici, fac-simile di scheletri e utensili, campioni litologici, software di trasformazione digitale, pigmenti naturali, carboni e ossa bruciate, schede e giochi didattici.
Articolazione del percorso
Domanda: L'uomo discende dalla scimmia? Come è avvenuta la sua evoluzione?
Ipotesi: Un antenato comune si è adattato all'ambiente che cambiava.
Ricerca ed esperimenti :Le radici delluomo sono inizialmente indagate nelle sale di zoologia e di anatomia, osservando gli animali che sono più prossimi a noi: i primati. Confrontando lemuri e scimmie, anche da un punto di vista osteologico, si scoprono parentele e differenze con lanatomia umana, che aiutano a ragionare sui motivi delle diversità e delle trasformazioni anche con lausilio di giochi e schede didattiche.
Le collezioni Chierici e di Preistoria permettono quindi di osservare manufatti litici, di maneggiare fac-simile e ragionare sulle prime testimonianze di culti e sepolture, grazie anche a reperti unici come la Venere di Chiozza. In questo contesto i ragazzi sperimentano la scheggiatura della selce e linnesco del fuoco tramite pietre focaie, giocando con la ricostruzione cronologica di scene di vita di un Homo habilis. Altre attività di archeologia sperimentale consistono nella macinatura di cereali con reperti originali e tessitura attraverso riproduzioni di telai preistorici.
Successivamente, dopo aver confrontato fac-simile di crani dei nostri predecessori attraverso losservazione anatomica, accompagnata da una esperienza di misura della capacità cranica, lattività termina con la produzione di elaborati nel laboratorio didattico.
Conclusioni : Ragionamenti sugli antenati dell'uomo attualmente riconosciuti, sul concetto di cespuglio evolutivo, sul concetto di evoluzione nel senso darwiniano del termine.
Restituzione
Nella parte finale del percorso, ogni studente sperimenta la capacità artistica di Homo Sapiens impiegando le tecniche primitive delle pitture rupestri e i materiali naturali, quali carboni, ocra e terre. Lutilizzo di un software di trasformazione digitale permette infine a ogni ragazzo di immedesimarsi in un uomo preistorico, osservando la propria immagine modificarsi e regredire alletà della pietra.
Il continuo confronto tra le opinioni e i punti di vista degli studenti e la discussione finale costituiscono una prima restituzione in diretta, cui segue l'elaborazione in classe dell'esperienza attraverso l'organizzazione della documentazione e la produzione di approfondimenti sui temi trattati
Bibliografia
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QUESTIONARI DI VALUTAZIONE
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