Percorso a cura dei MUSEI CIVICI DI REGGIO EMILIA e dell'UNIVERSITÀ DI PAVIA
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PERCORSI "BIODIVERSITÀ E AGROBIODIVERSITÀ"
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Biografia di Lazzaro Spallanzani |
La Microbiologia, problemi e scoperte Corso MICROBIOLOGIA GENERALE della prof. M. C. Thaller, Università "Tor Vergata" di Roma. |
I bioindicatori dell'acqua |
Classificazione bioindicatori |
Dalla teoria della generazione spontanea alla teoria cellulare Video a cura della Prof.ssa M. Maccario |
Obiettivo generale
Lazzaro Spallanzani (1729-1799), scienziato strettamente collegato alla realtà locale di Reggio Emilia, Modena e Pavia, è personaggio chiave nel passaggio dalla Filosofia naturale alla Scienza moderna. Nel 1765 Spallanzani iniziò a studiare la vita microscopica delle acque dolci cercando di confutare le teorie di J.T. Needham (1713-1781) sulla generazione spontanea. Needham riteneva che alcune forme di vita potessero svilupparsi in modo spontaneo da materia inanimata quali brodi di carne o infusioni vegetali: Spallanzani, con una serie di esperimenti, dimostrò che gli infusori (rotiferi, ciliati e amebe) si sviluppano da germi già presenti nel substrato.
L'illustrazione del suo metodo di indagine e delle sue esperienze relative al tema della generazione spontanea costituiscono il punto di partenza per una esperienza di microscopia e per indagare la biodiversità di un corso d'acqua ai fini di un monitoraggio ambientale.
Obiettivo specifico del percorso
Il laboratorio si propone di introdurre allutilizzo del microscopio e alle procedure per losservazione di alcuni dei microrganismi presenti nellambiente acquatico, coinvolgendo gli studenti nell'esaminare la microfauna presente in campioni di liquido da pozzanghere, stagni e altre raccolte dacqua. Lo studio di questi protisti ha lo scopo di verificare quanto siano numerosi e diversificati, mettendo in luce alcuni aspetti della loro biologia.
Questa osservazione è propedeutica allutilizzo dei macroinvertebrati dacqua dolce (principalmente insetti, molluschi e crostacei, organismi definiti nel loro insieme come macrobenthos e in diversa misura sensibili allinquinamento) come indicatori di qualità ambientale. I partecipanti al laboratorio lavoreranno quindi su materiale raccolto in un corso dacqua applicando le tecniche standardizzate di prelievo, valutando mediante tavole di confronto la tipologia e la quantità di organismi più o meno sensibili allinquinamento e alla scarsità di ossigeno, al fine di giudicare la qualità delle acque di fiumi e torrenti tramite un apposito indice basato su questi invertebrati: lIndice Biotico Esteso (IBE).
Il percorso prevede:
Modalità di conseguimento dellobiettivo
Il percorso si avvale di schede, documenti, PowerPoint. In laboratorio saranno rese disponibili tavole dicotomiche, microscopi stereoscopici, e una videocamera collegata al microscopio e a un videoproiettore, gli studenti avranno inoltre i campioni preparati per l'osservazione. I campioni di macroinvertebrati e di infusori da determinare verranno campionati da corsi dacqua locali secondo metodologie standard.
Metodo
1. Domanda
Che cosa sono gli indici di qualità ambientale?
2. Ricerca ed esperimento
Valutazione delle specie presenti nel materiale campionato mediante tavole di confronto per stabilire la tipologia e la quantità di organismi più o meno sensibili allinquinamento e alla scarsità di ossigeno
3. Dati e conclusione
Applicazione dellIndice Biotico esteso secondo la formulazione riadattata da Ghetti e Bonazzi
4. Condivisione
Al termine del percorso gli studenti confronteranno i risultati ottenuti e discuteranno tra loro fino a raggiungere le proprie conclusioni sui fenomeni osservati.
Articolazione percorso
Il percorso prevede:
Restituzione
Durante il progetto saranno documentate tutte le fasi della sperimentazione che in un secondo momento saranno utilizzate per realizzare una pagina web dedicata al progetto.
Bibliografia
Di Pietro P. (1984). Edizione nazionale delle opere di Lazzaro Spallanzani: pt. 2. Lezioni. pt. 3. Scritti letterari; Supplemento, Carteggi. pt. 4. Opere edite direttamente dall'autore, 1768-1773
Ghetti, P. F. (1997). Manuale di applicazione Indice Biotico Esteso (IBE). I macroinvertebrati nel controllo della qualità degli ambienti di acque correnti. Provincia Autonoma di Trento, Agenzia provinciale per la protezione dellambiente, 1-22.
Tachet, H., Bournaud, M., & Richoux, P. (1987). Introduction à l'étude des macroinvertébrés des eaux douces (systématique élémentaire et aperçu écologique).
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