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Vita fossile

Percorso educativo a cura dell'UNIVERSITÀ DI PERUGIA

 

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PERCORSI "GEOLOGIA E FOSSILI"
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IMMAGINI RELATIVE AL PROGETTO

1 -  Disegno dal vivo dei resti fossili di invertebrati marini in mostra presso la Galleria di storia naturale dell'Università degli Studi di Perugia

2 - Esperienza diretta di classificazione dei principali tipi di rocce e dei fossili associati
APPROFONDIMENTI (prima della visita al museo)
Visita alle importanti collezioni e/o musei paleontologici della Regione
APPROFONDIMENTI (dopo la visita al museo)
Visita alle importanti collezioni e/o musei paleontologici della Regione
L a Miniera delle Meraviglie di Pietrafitta, Sergio Gentili - Università di Perugia

L’unità didattica proposta dal CAMS nell’ambito dei percorsi educativi relativi alla sezione "Tempo geologia fossili" presentati dalla Rete dei musei scientifici italiani e finalizzati ad orientare gli studenti della scuola secondaria nel loro cammino culturale, si concentra sulla paleontologia dedicato alla scoperta del tempo profondo, attraverso il contatto diretto con i resti fossili della flora e della fauna che popolava gli antichi ambienti dell’Umbria e non solo.

Le attività proposte nell’ambito dell’unità didattica si svolgeranno presso la Galleria di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia, attraverso la mediazione del personale del museo e dei suoi operatori culturali, appositamente formati.

Obiettivi generali

Le attività previste nell’ambito dell’itinerario paleontologico proposto consentiranno, nello specifico, di affrontare e discutere diverse problematiche, ma gli obiettivi generali dell’unità didattica saranno i seguenti:

  • Valorizzare le collezioni (nel caso specifico paleontologiche) e l’importanza dei musei come luoghi privilegiati per apprendere i metodi della scienza ed addentrarsi nel pensiero scientifico;
  • Indagare mediante l’applicazione del metodo e della ricerca scientifica;
  • Integrare l’apprendimento formale e informale;
  • Saper osservare e analizzare i fenomeni naturali;
  • Comprendere il tempo profondo e le sue implicazioni nel ridimensionare il pensiero umano. “ …ancora oggi  La scoperta del tempo profondo è così difficile da capire, così estranea alla nostra esperienza quotidiana, da rimanere un ostacolo importante alla comprensione del mondo in cui viviamo.” S.J. Gould, 1989

Obiettivi specifici

Manipolando e osservando resti e/o tracce di organismi vegetali e animali vissuti nel passato, provenienti da preziose collezioni, si cercherà di mettere in luce, attraverso l'applicazione del metodo scientifico, gli eventi tafonomici  (“le leggi del seppellimento”), che regolano il passaggio dei resti organici dalla biosfera alla litosfera. In proposito gli obiettivi specifici dell’unità didattica saranno:

  • I tempi della natura e i tempi dell’uomo. Le veloci e importanti modificazioni che ogni giorno l’uomo opera, in particolare attraverso le attività agricole, edilizie  e industriali, provocano un impatto tale sui sistemi naturali, che spesso ecosistemi formatisi in milioni di anni non riescono più a rigenerarsi;
  • La conservazione della biodiversità presente e "perduta" è profondamente legata alla conoscenza della sua storia nel continuo passaggio nel tempo dalla biosfera alla litosfera;
  • Le metodologie scientifiche e gli strumenti tecnologici di cui dispongono i paleontologi per raccogliere dati e informazioni sugli antichi ambienti del passato.

Modalità di conseguimento degli obiettivi

Gli obiettivi che si propone questo “viaggio nella biodiversità del tempo profondo” si avvarranno in particolare delle seguenti modalità: lezioni frontali, visite guidate alle collezioni zoologiche, geologiche e paleontologiche della Galleria di Storia Naturale del CAMS di Casalina, osservazione e manipolazione diretta di campioni zoologici, geologici e paleontologici e di materiali, disegno, realizzazione di oggetti.

I percorsi concettuali e le attività proposte sono collocati all’interno di processi educativi di conoscenza connessi alla formazione piuttosto che all’informazione, in modo da contribuire non solo al miglioramento delle tecniche didattiche ma anche alla sperimentazione di nuove forme di apprendimento. Peculiare e caratterizzante per il museo è l’utilizzo di oggetti reali nelle varie attività proposte, su cui costruire esperienze di osservazione scientifica diretta, ma anche altre pratiche culturali di lettura, per ribadire l’inseparabilità delle forme cognitive (es. arti grafiche e drammatizzazione). L’esperienza museale rappresenta, allo stesso tempo, una importante esperienza personale e sociale, per la formazione e l’orientamento dell’individuo riguardo alla comprensione e alla percezione del pensiero scientifico e del metodo che lo caratterizza oltre che della complessità e dell’estrema varietà della storia del mondo vivente nel tempo profondo.

Metodo e Articolazione del percorso

Domanda/e - Che cosa è un fossile? Perchè e come si è formato?

Ipotesi – Gli studenti,organizzati in gruppi, dovranno elaborare delle ipotesi sull’origine di alcuni oggetti di diversa natura rinvenibili  scavando, confrontandoli sia con antiche spiegazioni di culture antiche e/o tradizionali, spesso associabili a storie mitologiche ed a leggende, sia con campioni zoologici attuali.

Ricerca ed esperimenti –  Esperienza sensoriale di scavo di oggetti diversi ottenuti "scavando direttamente" nelle diverse rocce che costituiscono il pianeta. Osservazioni, manipolazioni e confronti diretti e guidati dei campioni delle collezioni geologiche, paleontologiche e zoologiche del museo; disegno dal "vivo" dei resti fossili grazie all’utilizzo di diverse tecniche grafiche; ricostruzione partecipata della linea del tempo integrata dalla storia della vita; realizzazione (in gruppi) di copie in gesso di alcuni resti fossili di Vertebrati che popolavano gli antichi ambienti risalenti al Quaternario della nostra Regione.

Dati e conclusioni – Le osservazioni dirette dei resti paleontologici, il disegno dei campioni e la ricostruzione degli eventi che hanno segnato il passaggio dei resti organici dalla biosfera alla litosfera e la comprensione del tempo profondo consentiranno di giungere ad una serie di conclusioni relative alla definizione di che cosa è un fossile, come si è formato e quale é la sua importanza nella storia della biodiversità che distingue il nostro pianeta nell'intero sistema solare del pianeta Terra.

Condivisione – I risultati ottenuti da ciascun gruppo saranno confrontati e discussi reciprocamente con gli altri gruppi alla fine del percorso.

L’unità didattica, come già specificato, si realizza presso la Galleria di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia ed eventualmente e successivamente, in base alle disponibilità delle scuole, presso alcuni tra i principali giacimenti paleontologici, di età diverse, della Regione Umbria (es. Morrano, Carnaiola, Città della Pieve, Migiana di Corciano etc.  ), e/o musei paleontologici locali legati ad aree fossilifere (es. Museo Paleontologico "Luigi Boldrini di Pietrafitta, Piegaro), per osservare direttamente in natura le caratteristiche geologiche e paleontologiche di un giacimento fossilifero, accompagnati e guidati dagli operatori dei musei, anche in collaborazione con i paleontologi che hanno diretto ed effettuato degli scavi nelle aree da visitare.

I moduli previsti presso il museo sono i seguenti:

  • Visita guidata alla Galleria di Storia Naturale (collezioni geologiche, paleontologiche e zoologiche);
  • Dove si trovano le tracce di vita del passato? Esperienza di classificazione dei principali tipi di rocce presenti sul pianeta e ricostruzione sensoriale dell'esperienza di scavo;
  • Fossili, miti e leggende. Le carte dei miti e i campioni zoologici attuali, confronti ed ipotesi. Definizione di fossile;
  • Quando e come si formano i fossili? Leggi del seppellimento e tafonomia; Drammatizzazione delle vicende che interessano un organismo nel suo passaggio dalla biosfera alla litosfera;
  • Osservo, descrivo e Disegno “dal vivo”. Il linguaggio del disegno quale strumento per osservare e descrivere i resti fossili;
  • Il paleontologo distratto! Storia tafonomica di un Bovide. Ricostruzione, attraverso dei fumetti, delle vicende tafonomiche di un Vertebrato;
  • La freccia o il ciclo del tempo? Strategie per passare da una visione astratta ad una comprensione concreta del tempo;
  • “Trame” di storia naturale – Drammatizzazione della storia “Darwin i bombi e i marinai”, tratta dall'opera "L'Origine delle specie" di Charles Robert Darwin.

Restituzione

I prodotti finali, frutto delle esperienze condotte presso il museo da parte degli studenti, potranno essere oggetto di mostre temporanee aperte al pubblico, presso gli spazi espositivi del museo stesso. Le mostre, opportunamente documentate dai ragazzi e dai loro insegnanti, potranno poi essere riproposte virtualmente nella pagina web del museo e/o presso le scuole e altre strutture pubbliche locali.

Bibliografia

  • Bonfiglio L., 2005. Paleontologia dei Vertebrati in Italia. Memorie del Museo civico di storia naturale di Verona-2 Serie, Scienze della Terra-6, Verona, 238pp.[Evoluzione biologica, significato ambientale e paleogeografia dei resti fossili di Vertebrati della penisola italiana, con la descrizione dei principali giacimenti paleontologici]
  • Briggs D.E.G., 1993. La produzione delle forme fossili. EDO un'enciclopedia d'orientamento. Jaca Book, Milano, 125 pp.  [Introduzione e principi base allo studio del processo di fossilizzazione e degli eventi tafonomici : le leggi del seppellimento]
  • Cerrato S., Daelli V, 2015. La scuola al museo. Sissa Medialab, Trieste, 83 pp. [Proposta di guida per insegnanti sui musei della scienza in Italia e il loro utilizzo in didattica, corredata da 50 schede di musei e centri della scienza, con informazioni generiche e specifiche per le scuole]
  • Gould S.J., 1989. La freccia del tempo, il ciclo del tempo. Feltrinelli, Milano, 231 pp. [Mito e metafora nella scoperta del tempo geologico]
  • Pinna G., 1995. La natura paleontologica dell'evoluzione. Einaudi, Torino, 500 pp. [Saggio storico che illustra e discute l'apporto che la paleontologia ha dato allo sviluppo delle teorie evolutive dagli anni di Lamarck ai giorni nostri]
  • Rodari G., 2010. Grammatica della fantasia. Einaudi, Torino,187 pp. [Una "fantastica" guida all'arte di inventare delle storie]
  • Shipman P., 1981. Life history of a fossil. Harvard University Press, Cambridge, 222 pp. [Una introduzione allo studio sul campo della tafonomia e della paleoecologia dei Vertebrati]

 

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