Percorso educativo a cura dell'UNIVERSITÀ DI PERUGIA
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PERCORSI "GEOLOGIA E FOSSILI"
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RESTITUZIONI
Visita alle importanti collezioni e/o musei paleontologici della Regione | |
L a Miniera delle Meraviglie di Pietrafitta, Sergio Gentili - Università di Perugia |
Lunità didattica proposta dal CAMS nellambito dei percorsi educativi relativi alla sezione "Tempo geologia fossili" presentati dalla Rete dei musei scientifici italiani e finalizzati ad orientare gli studenti della scuola secondaria nel loro cammino culturale, si concentra sulla paleontologia dedicato alla scoperta del tempo profondo, attraverso il contatto diretto con i resti fossili della flora e della fauna che popolava gli antichi ambienti dellUmbria e non solo.
Le attività proposte nellambito dellunità didattica si svolgeranno presso la Galleria di Storia Naturale dellUniversità degli Studi di Perugia, attraverso la mediazione del personale del museo e dei suoi operatori culturali, appositamente formati.
Obiettivi generali
Le attività previste nellambito dellitinerario paleontologico proposto consentiranno, nello specifico, di affrontare e discutere diverse problematiche, ma gli obiettivi generali dellunità didattica saranno i seguenti:
Obiettivi specifici
Manipolando e osservando resti e/o tracce di organismi vegetali e animali vissuti nel passato, provenienti da preziose collezioni, si cercherà di mettere in luce, attraverso l'applicazione del metodo scientifico, gli eventi tafonomici (le leggi del seppellimento), che regolano il passaggio dei resti organici dalla biosfera alla litosfera. In proposito gli obiettivi specifici dellunità didattica saranno:
Modalità di conseguimento degli obiettivi
Gli obiettivi che si propone questo viaggio nella biodiversità del tempo profondo si avvarranno in particolare delle seguenti modalità: lezioni frontali, visite guidate alle collezioni zoologiche, geologiche e paleontologiche della Galleria di Storia Naturale del CAMS di Casalina, osservazione e manipolazione diretta di campioni zoologici, geologici e paleontologici e di materiali, disegno, realizzazione di oggetti.
I percorsi concettuali e le attività proposte sono collocati allinterno di processi educativi di conoscenza connessi alla formazione piuttosto che allinformazione, in modo da contribuire non solo al miglioramento delle tecniche didattiche ma anche alla sperimentazione di nuove forme di apprendimento. Peculiare e caratterizzante per il museo è lutilizzo di oggetti reali nelle varie attività proposte, su cui costruire esperienze di osservazione scientifica diretta, ma anche altre pratiche culturali di lettura, per ribadire linseparabilità delle forme cognitive (es. arti grafiche e drammatizzazione). Lesperienza museale rappresenta, allo stesso tempo, una importante esperienza personale e sociale, per la formazione e lorientamento dellindividuo riguardo alla comprensione e alla percezione del pensiero scientifico e del metodo che lo caratterizza oltre che della complessità e dellestrema varietà della storia del mondo vivente nel tempo profondo.
Metodo e Articolazione del percorso
Domanda/e - Che cosa è un fossile? Perchè e come si è formato?
Ipotesi Gli studenti,organizzati in gruppi, dovranno elaborare delle ipotesi sullorigine di alcuni oggetti di diversa natura rinvenibili scavando, confrontandoli sia con antiche spiegazioni di culture antiche e/o tradizionali, spesso associabili a storie mitologiche ed a leggende, sia con campioni zoologici attuali.
Ricerca ed esperimenti Esperienza sensoriale di scavo di oggetti diversi ottenuti "scavando direttamente" nelle diverse rocce che costituiscono il pianeta. Osservazioni, manipolazioni e confronti diretti e guidati dei campioni delle collezioni geologiche, paleontologiche e zoologiche del museo; disegno dal "vivo" dei resti fossili grazie allutilizzo di diverse tecniche grafiche; ricostruzione partecipata della linea del tempo integrata dalla storia della vita; realizzazione (in gruppi) di copie in gesso di alcuni resti fossili di Vertebrati che popolavano gli antichi ambienti risalenti al Quaternario della nostra Regione.
Dati e conclusioni Le osservazioni dirette dei resti paleontologici, il disegno dei campioni e la ricostruzione degli eventi che hanno segnato il passaggio dei resti organici dalla biosfera alla litosfera e la comprensione del tempo profondo consentiranno di giungere ad una serie di conclusioni relative alla definizione di che cosa è un fossile, come si è formato e quale é la sua importanza nella storia della biodiversità che distingue il nostro pianeta nell'intero sistema solare del pianeta Terra.
Condivisione I risultati ottenuti da ciascun gruppo saranno confrontati e discussi reciprocamente con gli altri gruppi alla fine del percorso.
Lunità didattica, come già specificato, si realizza presso la Galleria di Storia Naturale dellUniversità degli Studi di Perugia ed eventualmente e successivamente, in base alle disponibilità delle scuole, presso alcuni tra i principali giacimenti paleontologici, di età diverse, della Regione Umbria (es. Morrano, Carnaiola, Città della Pieve, Migiana di Corciano etc. ), e/o musei paleontologici locali legati ad aree fossilifere (es. Museo Paleontologico "Luigi Boldrini di Pietrafitta, Piegaro), per osservare direttamente in natura le caratteristiche geologiche e paleontologiche di un giacimento fossilifero, accompagnati e guidati dagli operatori dei musei, anche in collaborazione con i paleontologi che hanno diretto ed effettuato degli scavi nelle aree da visitare.
I moduli previsti presso il museo sono i seguenti:
Restituzione
I prodotti finali, frutto delle esperienze condotte presso il museo da parte degli studenti, potranno essere oggetto di mostre temporanee aperte al pubblico, presso gli spazi espositivi del museo stesso. Le mostre, opportunamente documentate dai ragazzi e dai loro insegnanti, potranno poi essere riproposte virtualmente nella pagina web del museo e/o presso le scuole e altre strutture pubbliche locali.
Bibliografia
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