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Università di Chieti-Pescara

Itinerario a cura dell'UNIVERSITÀ DI CHIETI-PESCARA

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Cenni storici 

Le origini

La fondazione e la costituzione delle facoltà

Dipartimento di Lettere presso il campus di Chieti

Lo sviluppo e la statizzazione

 

Le origini

Le istituzioni comunali e provinciali della città di Chieti dichiararono al Ministero della Pubblica Istruzione, nel novembre del 1955, le intenzioni di costituire un consorzio per l'istituzione di una libera università presso il comune teatino. La nascita del Consorzio Universitario Abruzzese, che deriva da tale richiesta, fu ufficialmente approvata nel 1960 dal Prefetto di Chieti, in seguito alla partecipazione della camera di commercio e della cassa di risparmio assieme ad oltre sessanta comuni abruzzesi.

Seguì nell'ottobre del 1961 l'inaugurazione della Facoltà di Lettere e Filosofia da parte del Comitato Tecnico Ordinatore, presieduto dal professore Ettore Paratore, la quale anticipò la cerimonia inaugurale dei corsi liberi universitari, svoltasi a Chieti il 12 novembre dello stesso anno. Nel mese successivo fu celebrata la nascita dei Corsi di Economia e Commercio con annesso Corso di Lingue e Letterature Straniere presso il Salone dei Marmi della Provincia di Pescara, con la prolusione del professore Carlo Izzo.

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La fondazione e la costituzione delle facoltà

La richiesta per l'istituzione della Libera Università degli Abruzzi fu avanzata nel gennaio del 1963 da parte del comitato promotore, spingendo le istituzioni di Chieti, Pescara e Teramo a riunirsi per discutere l'unificazione dei tre consorzi universitari in un unico consorzio interprovinciale.

Il Ministro della pubblica istruzione Luigi Gui firmò in data 3 marzo 1965 il decreto di Riconoscimento della Libera Università Abruzzese degli Studi "Gabriele d'Annunzio", intitolata al noto scrittore e militare pescarese, simbolo del Decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale.

   

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Dipartimento di Lettere presso il campus di Chieti

Chieti divenne la sede legale dell'Ateneo con gli uffici del Rettorato e la Facoltà di Lettere e Filosofia; Pescara disponeva della Facoltà di Economia e Commercio, con annesso Corso di Lingue e Letterature Straniere, mentre a Teramo veniva collocata la Facoltà di Giurisprudenza.

Il professore Renato Balzarini fu eletto come primo rettore dell'Università, il quale presiedette il primo Consiglio d'Amministrazione, composto da 14 membri.

La cerimonia di inaugurazione del primo anno accademico 1965/66 si svolse a Pescara il 19 marzo 1966, con la presenza del Ministro Luigi Gui. Negli anni successivi, l'Università assistette all'inaugurazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia presso la sede di Chieti, all'istituzione della Facoltà di Architettura a Pescara e di Scienze Politiche a Teramo. Venne inoltre istituito il Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere, che si separò definitamente da Economia e Commercio. Nel dicembre del 1979, il professore Aldo Bernardini fu eletto Rettore.

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Lo sviluppo e la statizzazione

Con l'approvazione del Senato della Repubblica, la Libera Università "Gabriele d'Annunzio" divenne università statale nel 1982. Seguì l'inaugurazione delle Facoltà di Farmacia, Veterinaria e Scienze con Corso di Laurea in Scienze Geologiche, dislocate presso i tre poli universitari abruzzesi. Il sigillo dell'Università, che si ispira alla scultura di Pietro Cascella collocata nei campus di Chieti e di Pescara, riproduce in forma stilizzata la testa della Minerva, posta su capitello semplice, che porta la dicitura «Università degli Studi "G. d'Annunzio"», su cui è sovraimpresso l'acronimo «Ud'A». Nel novembre del 1993, le facoltà presenti nella città di Teramo si scorporarono dall'Ateneo d'annunziano, dando vita all'Università degli Studi di Teramo. La sede di Chieti attraversò negli anni successivi un netto ampliamento che portò all'istituzione del Museo di Storia delle Scienze Biomediche e all'inaugurazione del Presidio Ospedaliero Clinicizzato.

Agli inizi del nuovo millennio, il Continuing Education Centre (CEduC), un centro di formazione permanente, fu fondato presso la città di Torrevecchia Teatina, mentre a Chieti veniva aperta la sede della scuola di specializzazione all'insegnamento secondario (SSIS). Il Centro di Scienze per l'Invecchiamento (CeSI), situato presso l'Ateneo d'annunziano, ricevette i finanziamenti dal Ministero dell'università e della ricerca assumendo notevole valenza nazionale per essere il primo centro italiano rivolto alle attività di ricerca sulle patologie dell'anziano. Nel 2002, l'Ateneo inaugurò quattro nuove facoltà producendo un aumento della popolazione studentesca che portò alla realizzazione di un secondo polo didattico del campus di Madonna delle Piane.

Nell'anno successivo seguirono la nascita della Fondazione Università "Gabriele d'Annunzio" e l'inaugurazione del Centro di Scienze per l'Invecchiamento, avvenuta alla presenza del Ministro Letizia Moratti. Nel 2004 al centro venne riconosciuto lo speciale status consultivo per il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. L'Ateneo istituì e promosse l'attivazione dell'Università telematica "Leonardo da Vinci", legalmente riconosciuta nel 2004, con sede a Torrevecchia Teatina. Tale Università costituisce il campus online dell'Ateneo d'annunziano ed eroga i suoi servizi esclusivamente online. Nel 2006, la Facoltà di Scienze della Formazione fu inaugurata a Chieti.

L'Università degli Studi "G. d'Annunzio" ha attivato tredici Dipartimenti e due Scuole in applicazione della legge 240/2010 di riorganizzazione delle Università: con l'approvazione della riforma Gelmini, a partire dall'anno accademico 2012/13, non esistono più le Facoltà, sostituite in tutte le attività dalle Scuole. I corsi di studio, prima gestiti dalle Facoltà, sono attivati su proposta dei Dipartimenti e gestiti con il coordinamento delle Scuole.

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Per approfondimenti

Martinelli, N., Rovigatti P. (2005). Università, città e territorio nel Mezzogiorno. Milano: Franco Angeli Editore.

D’Alessandro, M. (2004). Storia della Facoltà di Medicina e Chirurgia. 1974 – 2004: 30 anni di investimenti sul territorio in risorse umane e finanziarie. Chieti-Pescara.

Barbieri, G. (2003). Il Campus Universitario di Chieti, in L'architettura. Cronache e storia. nº 578.

AA.VV. (1997). Sistema Universitario Abruzzese. Sant'Atto di Teramo: Edigrafital.

Barbieri, G., Del Bo, A., Manzo, C.A., Mannella, R. (1997). Il Campus Universitario di Chieti. Milano: Electa.

Morgese, G. (1991). Storia dell'ateneo. Bilancio del primo venticinquennio 1965–1991. 25° di fondazione. Chieti: Tipolitografia Di Virgilio.

Bompiani, A. (1982). La programmazione universitaria, le "statizzazioni" e i nuovi atenei, in Oggi e Domani. vol. 10, nº 12.

D'Acunzo, S., Finocchetti, C. (1980). Guida agli studi superiori in Abruzzo. Firenze: F. Le Monnier.

Bompiani, A. (1979). Università e Mezzogiorno, in Oggi e Domani. vol. 7, nº 5.

Sensi, S. (1978). Attività della Clinica medica dell'Università di Chieti. Pescara: Tip. Terenzio.

Catalano, A. (1977). La "questione universitaria" e i suoi riflessi in Abruzzo, in Itinerari. vol. 16, nº 2.

Chirivi, R. (1967). Università Abruzzese. Progetto di larga massima per la città universitaria di Chieti. Venezia: Istituto Universitario di Architettura - Istituto di Urbanistica.


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